PIANI DEI RESINELLI – “Proprietà privata. Divieto d’accesso”. Non si tratta di una modifica alla viabilità ma di un cartello apposto al Corno del Nibbio, una tra le più belle e famose falesie del lecchese (e anche una delle poche estive…) e lungo il breve sentiero necessario a raggiungerlo.
Tutti gli scalatori sanno che può succedere che alcune zone di arrampicata vengano “chiuse” per motivi di sicurezza a seguito di crolli o altri eventi che rendono pericolosa l’attività, come è successo qualche settimana fa allo Zucco Angelone.
Ma qui la situazione è molto diversa: il veto di frequentare la falesia sembra infatti frutto di un estenuante braccio di ferrotra la Comunità Montana Lario Orientale Valle San Martino e la famiglia Ponziani, da moltissimo tempo proprietaria del terreno su cui sorge l’imponente parete. Durante le fasi iniziali del progetto di riqualificazione delle falesie lecchesi (leggi quie qui), anche per le pareti del Nibbio e per il sentiero per raggiungerlo erano stati stanziati 60mila euro.
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