VARENNA – Varenna ricorda la Liberazione dal nazifascismo: questa mattina, l’Amministrazione Comunale ha celebrato la ricorrenza insieme al Gruppo Alpini e alla Protezione Civile di Varenna, all’ANPI di Lecco e al parroco don Carlo Lucini, in località Montagnetta di Fiumelatte, al monumento in memoria dei partigiani fucilati dalle Brigate Nere, nell’inverno del 1945.
“Il 25 aprile è data fondativa della nostra Repubblica, insieme a quella del 2 giugno – così ha aperto il proprio discorso il sindaco Mauro Manzoni – ed è principale responsabilità e compito di noi adulti, ricordare ai più giovani la parola Resistenza e trasmettere loro l’importanza di questo momento storico. Essere capaci di vivere con forza e chiarezza quei valori che la Resistenza ci ha trasmesso: innanzitutto la resistenza dell’umano contro il disumano, in un momento storico, quello del II conflitto mondiale, dove si è toccato con mano come sia stato facile per l’umanità scivolare verso la barbarie”.
“Quindi vivere e riaffermare i valori racchiusi nella nostra Costituzione, dando loro vita, con la nostra presenza concreta di cittadini: mettendoci a disposizione della comunità, toccando la realtà, sporcandoci le mani, senza delegare sempre agli altri i doveri che la Costituzione assegna a ciascun cittadino. Una Resistenza viva – ha concluso Manzoni – fatta di concretezza e di impegno al servizio degli altri”.
La cerimonia è proseguita con il ricordo e la lettura dei nomi dei sei partigiani fucilati l’8 gennaio 1945, il suono del silenzio per i caduti e la deposizione della corona di alloro da parte del sindaco. La commemorazione si è quindi conclusa con la benedizione e la preghiera del parroco don Carlo.