LARIO ORIENTALE – Come da tradizione, la metà di giugno coincide con l’apertura della pesca degli agoni.

La stagione degli accoppiamenti comincia in maggio e si protrae fino ad agosto. Durante il periodo di deposizione delle uova, nelle ore notturne in prossimità delle rive del lago è possibile sentire i tipici “barboi”, il borbottio dell’acqua provocato dall’accoppiamento della femmina con uno o più maschi.

La pesca nelle ore diurne è consentita con una canna, mentre dopo il tramonto viene utilizzato il quadrato, una rete a forma quadra montata su un telaio dotato di manico.

I pescatori salgono su dei cavalletti in legno che vengono allungati dalla riva e raggiungono alcuni metri nel lago.

Piatto tipico del lago di Como è il missoltino, in dialetto Misultin: l’agone una volta eviscerato viene salato, essiccato ed inscatolato alternandolo con foglie di alloro e pressato in latte metalliche.

Come d’abitudine ieri sera 15 giugno i pescatori, armati di pazienza hanno cominciato a pescare con il quadrato, immergendolo ed estraendolo dall’acqua in senso verticale, mantenendo la distanza di almeno dieci metri dal pescatore vicino e catturando al massimo 5 chilogrammi di pescato a testa.

Per quanto riguarda le zone di maggior cattura la sponda del Lecchese è tutta buona, le mete più ambite sono Dervio, Bellano e la riva di Gittana.

A. B.