DONGO – Con l’aumento delle temperature, come ogni anno, ritorna il problema delle zecche. Proprio per questo l’Ats della Montagna – oltre alla provincia di Sondrio e alla Valle Camonica anche l’Alto Lario comasco – ripropone la campagna informativa “Azzecca la prevenzione”.
Le punture di zecca sono purtroppo in costante aumento da qualche anno a questa parte. Importante, dunque, non sottovalutare il problema. Da 184 zecche analizzate nel 2019 si è passati a 256 campioni nel 2020, di cui 235 prelevati dall’uomo.
La specie di zecca maggiormente diffusa nel territorio dell’Ats della Montagna è la Ixodes Ricinus (dei 235 campioni prelevati dall’uomo e analizzati 226 hanno rilevato questa specie). Sono comunque cifre complessive sottostimate poiché non tutte le persone punte portano i campioni all’Istituto Zooprofilattico per essere analizzate. Come è noto la puntura di zecca non è né dolorosa né pruriginosa, tuttavia può essere pericolosa per l’uomo sia per le gravi reazioni allergiche che per il potenziale rischio di trasmettere malattie infettive.
In Italia le principali malattie trasmesse da zecche sono la malattia di Lyme e la Rickettsiosi (fra cui la febbre bottonosa del Mediterraneo). Meno frequenti le Ehrlichiosi, la Meningoencefalite da zecche (TBE) e la Tularemia. Per quanto riguarda la malattia di Lyme, nel 2020, nell’Ats della Montagna, vi sono stati 16 casi, causati da Borrelia, contro i 17 casi del 2018 e i 26 casi del 2019. Nessuna notifica invece di Rickettsiosi causata da Rickettsia così come di encefalite. A fronte del fatto che non esistono repellenti efficaci per evitare la puntura della zecca, vi sono però alcune semplici regole che è opportuno conoscere.
Scarica qui tutte le informazioni necessarie relative a cosa fare in caso di puntura e a chi rivolgersi.
La collaborazione, ormai rodata, fra ATS e Istituto Zooprofilattico continua a rappresentare un unicum a livello regionale e nazionale confermando, dunque, la validità e l’efficacia di questo modello di indagine e di prevenzione, finalizzato soprattutto a mappare la diffusione delle zecche e a fornire indicazioni importanti sull’eventuale necessità di terapia. Proprio per questo sono di nuovo attivi 7 punti di raccolta presso i servizi veterinari di Ats. Dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12 i cittadini possono telefonare per concordare data e orario di consegna dell’eventuale zecca tolta e conservata in un barattolo in modo tale che il campione possa poi essere analizzato dai tecnici dell’Istituto Zooprofilattico.