DERVIO – Due mozioni respinte e una accettata ma da discutere in futuro: è questo il resoconto del gruppo di minoranza Insieme per Dervio, che, senza troppi giri di parole, espone tutto il rammarico dell’ultima seduta del consiglio comunale.
Nel Consiglio Comunale di Dervio del 21 giugno, oltre alla contestatissima variante al PGT, sono state discusse anche tre mozioni proposte dal gruppo di minoranza “Insieme per Dervio”. Il sindaco aveva cercato di rinviarne la discussione il più possibile (erano state inviate ben 74 giorni prima) con delle scuse: secondo il regolamento del Consiglio Comunale avrebbero infatti dovuto essere inserite già nella seduta del 20 aprile. Ma evidentemente, come successo in molte altre occasioni, la maggioranza ha dimostrato di temere il confronto democratico e cerca di ritardarlo in ogni modo.
La prima mozione riguardava la possibilità di riconoscere il diritto di voto, all’interno della commissione di gestione della biblioteca, anche ai tre rappresentanti nominati dalle due scuole e dagli utenti della biblioteca. La maggioranza l’ha respinta, e nonostante tanti giri di parole si è capito benissimo che la motivazione fosse tutta nel timore di perdere il controllo politico della commissione, a scapito della pari dignità di tutti i suoi componenti.
La seconda mozione riguardava la richiesta di eliminare i parcheggi a pagamento recentemente realizzati sulla carreggiata di via Don Penati e ripristinare il doppio senso di circolazione sulla strada, ora diventata a senso unico. La richiesta era sostenuta anche dalle firme di 100 derviesi che avevano sottoscritto un’apposita petizione in tal senso. Lunghissimo l’elenco di criticità e pericoli generati dalla decisione della Giunta, che ha creato questo nuovo senso unico solo per ospitare sulla strada altri 25 posti a pagamento, risultati poi inutili (e inutilizzati) per almeno 9 mesi all’anno, e che ad esclusione di qualche week end estivo rappresentano di fatto solo un’alternativa a quelli già esistenti in piazza del mercato e che sono quasi sempre liberi. Anche questa mozione è stata però respinta, e qualche centinaio di residenti e altri frequentatori della zona saranno purtroppo ancora costretti a compiere il giro del lungolago tutti i giorni per entrare o uscire dalle loro case.
La terza mozione riguardava la richiesta di creare un apposito regolamento per l’indizione di referendum su materie di competenza locale, già previsto dallo statuto comunale ma mai realizzato finora semplicemente perché nessuna amministrazione aveva mai fatto proposte tanto divisive dell’opinione pubblica come quella dei forni crematori. La mozione della minoranza è stata accettata, ma il sindaco, a precisa domanda, non ha voluto dire quando questo regolamento verrà discusso, quindi rimandando ulteriormente la questione a data da destinarsi.
La minoranza ha dimostrato ancora una volta di farsi interprete delle effettive necessità dei derviesi, che non trovano purtroppo accoglimento da parte di chi amministra il Comune.
Gruppo Consigliare “Insieme per Dervio”