MANDELLO DEL LARIO – Sta facendo capolino in questi giorni, nelle buche delle lettere di moltissimi mandellesi, una missiva anonima, con tanto di francobollo, che accusa l’assessore all’Urbanistica e candidato sindaco di Casa Comune per Mandello Democratica Grazia Scurria di aver favorito uno dei suoi fratelli durante i dieci anni di Giunta Mariani. Ecco il testo della lettera, a titolo Ho a cuore Mandello e… gli interessi di mio fratello.
“Onestà, legalità, trasparenza e competenza sono al centro del programma elettorale che il candidato sindaco, già Assessore all’Urbanistica, Grazia Scurria ripropone come un tormentone. Eppure sembra del tutto evidente che il principio di legalità tanto ostentato sia clamorosamente smentito nei fatti dall’applicazione ad personam delle regole, specialmente quando si tratta di amici e parenti.
E’ sotto gli occhi di tutti che un’area di 1500 mq nel cuore della frazione di Somana, confiscata nel lontano 2005 al proprietario Livio Scurria, fratello del candidato Sindaco, non sia mai entrata in possesso del Comune a discapito dell’interesse pubblico e di Somana in particolare. In dieci anni di Amministrazione, l’Assessore Scurria non solo ha tenuto in sospeso l’irrevocabile atto di confisca, ma ha addirittura partecipato alla seduta di Giunta del 07.07.2012 durante la quale veniva discussa la pratica del fratello, esprimendo illegittimamente il proprio voto, invece di astenersi per manifesta incompatibilità. Ma “il meglio deve ancora venire”: ha poi tentato di rimediare tre mesi dopo con una correzione apposta a mano sulla delibera n. 80 a cura del Segretario Parente Giuseppe in cui ora, incredibilmente, risulta assente alla votazione.
E che dire dell’intero Consiglio Comunale? E delle minoranze? Cieche, opportuniste, silenti e, vorremmo non credere, in qualche occasione complici.
Su quell’area pubblica troviamo oggi anzichè un parcheggio o un parco giochi il bed&breakfast “Il Crotto di Somana” di Livio Scurria che, con vari artefici, ha visto lievitare il volume edificabile anche grazie al nuovo Piano di Governo del territorio, redatto inizialmente dall’arch. Dell’Oro, sostituito poi in corso d’opera con il più disponibile e asservito arch. Gaspa. Caso di avvicendamento tecnico unico in tutta la Lombardia! Tant’è che il Comune di Mandello è stato condannato in appello a risarcire con 80 mila euro l’arch. Dell’Oro la cui colpa è stata quella di non essersi conformato agli ordini, evitando di prendere parte al Comitato di “malaffare” urbanistico e di potere instaurato da tempo in paese.
Questo è solo l’inizio, la punta dell’iceberg contro il quale la città di Mandello andrà ad affondare eleggendo persone di siffatta natura.
Elettori, Mandellesi, tutto ciò non scalfirà le vostre certezze e non sposterà il voto, ma siete avvisati e siete ancora in tempo…”
Firmato DagoMan