Ci siamo, tra poche ore ci sarà il passaggio del digitale terrestre da MPEG2 a MPEG4. Mercoledì 20 ottobre, alcuni canali cambieranno frequenza e standard di trasmissione, mentre alcuni canali rimarranno al vecchio standard fino ai primi di gennaio 2022. Per il DVB-T2 HEVC se ne parlerà nel 2023.
Andiamo con ordine: come faccio a sapere se la mia TV/decoder è pronta?
Le TV compatibili con MPEG4 sono in vendita dal 2010/2011, quindi tante saranno già compatibili, senza bisogno di cambiarle e senza aggiunta di decoder.
Per capire se la TV è compatibile è sufficiente controllare se già ora è possibile vedere un canale HD (ad esempio: 501 Rai1 HD, 505 Canale5 HD, 507 La7 HD o 64 SuperTennis). In questo caso vuol dire che il TV è già predisposto per questo cambio e non servono decoder o sostituzioni di TV.
Cosa succederà il 20 ottobre?
Nella notte tra martedì 19 e mercoledì 20 Rai, Mediaset e altre effettueranno tutte le modifiche ai segnali e verranno spenti alcuni canali per migrare in MPEG4. Altri canali invece rimarranno nel vecchio standard MPEG2 ancora per un po’ di settimane.
Quali sono i canali che rimarranno in MPEG2 e quali passeranno in MPEG4?
Nel vecchio standard MPEG2 rimarranno: Rai1, Rai2, Rai3, RaiNews24, Rete4, Canale5, Italia1, 20Mediaset, Cine34, Focus, TopCrime, MediasetExtra, La5, Iris, La7 e altri che al momento non hanno comunicato quando effettueranno il cambio.
Passeranno sicuramente al nuovo standard MPEG4: Rai4, Rai5, RaiSport, RaiStoria, Rai Scuola, Rai Movie, Rai Premium, Rai Gulp, Rai YoYo, Boing Plus, TGcom24, Italia2, Radio105 TV, Radio 101 TV, Virgin Radio TV e verrà acceso anche 20Mediaset HD. Questi sono i canali di cui si hanno comunicazioni, per gli altri è probabile che effettueranno il cambio gradatamente dopo il 20 ottobre, previa comunicazione agli utenti.
Perché il cambio standard avviene di notte?
Quasi tutti i TV/decoder, di notte dalle 3 alle 4, effettuano in automatico la ricerca dei canali. Se non s verificano intoppi, prima di quell’orario i vari canali avranno già cambiato standard e i TV/decoder autonomamente ricercheranno i nuovi canali posizionandoli al posto dei vecchi canali MPEG2.
Questo se tutto dovesse filare liscio, ma considerato che RAI e Mediaset effettueranno diversi cambi non è da escludersi che alcuni TV/decoder non riescano a sintonizzare in automatico i nuovi canali. Per tornare a vederli l’apparecchio andrà risintonizzato manualmente.
Arriveranno nuovi canali? La risposta è sì, ma gradatamente.
Al momento di sicuro c’è solo l’arrivo, il 20 ottobre e in tutta Italia, di San Marino TV che è la TV nazionale della Repubblica di San Marino e si dovrebbe posizionare sul numero 73 o 573 del telecomando, la numerazione non è ancora certa.
Altri canali arriveranno, ma gradatamente e maggiormente dal prossimo anno. Da gennaio 2022 e per i successivi 6 mesi sono previsti diversi cambiamenti e si aggiungeranno anche canali regionali che prima non si vedevano.
I canali che effettueranno il cambio il 20 ottobre, saranno tutti in HD?
In questo periodo di avvicinamento i siti istituzionali come il MISE e alcune testate giornalistiche hanno spesso informato in maniera non corretta, sostenendo che i canali che effettueranno il cambio standard dal 20 ottobre passeranno in HD, ma non è assolutamente vero.
Per semplificare si dice MPEG4 HD ma per il momento i canali non saranno HD (High Definition – Alta definizione), ma solo MPEG4. O come piace dire a Mediaset saranno in HQ (High Quality – Alta Qualità). La visione sarà leggermente migliore dell’attuale ma non saranno di qualità HD. Questo fino all’anno prossimo quando, gradatamente, alcune emittenti passeranno al vero HD.
Bonus TV
In momenti come questi si assiste alla corsa a gettare le TV funzionanti per avere il BonusTV (20% di sconto con un massimo di 100 euro). Vengono rottamate TV che funzionano perfettamente e che sono già HD, quindi utilizzabili tranquillamente fino a gennaio 2023 (salvo ulteriori proroghe).
La conseguenza è che ora c’è carenza di TV nuove di marca, e si è costretti a scegliere tra i modelli disponibili che magari sono più cari e con caratteristiche che a tanti non servono. In più ci si mette anche la carenza di chip, che accomuna anche il settore delle automobili, le cui produzioni sono rallentate per mancanza di componenti elettronici.
Vado contro il mio interesse ma se un TV funziona perché gettarlo e comprarne uno nuovo? Considerando anche che i TV vecchi possono essere adeguati aggiungendo un decoder con una spesa “abbordabile” attorno ai 40 euro o anche meno, e a differenza del primo passaggio al digitale terrestre utilizzabile con un unico telecomando.
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