Senza alcun avviso di qualsiasi genere, il parco con relativi giardini dell’ ex eliporto, abituale ritrovo di molti Bellanesi, già da qualche giorno è stato completamente chiuso, serrato, negato alla possibilità di passeggiarci o di sedere su una delle panchine a leggere e godere delle belle appendici di calore di questo stupendo autunno che ricopre di tutta la sua varietà di colori questo delizioso luogo lontano da traffico e rumori di ogni genere.
Il motivo?
Preparare il presepe per la notte della Pesa Vegia. Che tradotto in dati di realtà significa che per circa tre mesi tutta la zona non sarà fruibile soprattutto da anziani, bambini e i turisti che amano questo parco che ha un bell’affaccio, diretto su lago e sponda occidentale. Eppure negli anni passati, grazie all’ingegnosità e la particolare attenzione dei volontari, s’era lasciato un passaggio per pedoni grandi e piccoli, riuscendo nel contempo a realizzare il presepe, lavorando a settori.
S’ignora oggi (infatti non c’è alcuna traccia di comunicazione al riguardo e già solo chiedere urta talune suscettibilità) perché sia stata abbandonata questa possibilità che consentiva di mediare fra le due esigenze, quella di realizzare il presepe e consentire ai cittadini di poter avere accesso all’area anche nel cuore dell’inverno. Soprattutto in un paese che, dopo la riconversione del bocciodromo e la chiusura del circolo, oggi è del tutto privo di uno spazio adeguato di ritrovo principalmente per la popolazione anziana che, ironia della sorte, a Bellano tocca una percentuale fra le più alte di tutta la provincia.
Un convinto grazie a tutti i volontari che si apprestano a lavorare per la realizzazione del presepe che di certo sapranno trovare un’adeguata soluzione a questa che è una semplice considerazione del tutto comprensibile.
Roberto Santalucia
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