BELLANO – Il vice sindaco di Bellano Leonardo “Poppo” Enicanti interviene sulla polemica avviata dall’azienda agricola Campofiasco e sulle difficoltà che la stessa si è trovata ad affrontare nei giorni scorsi a causa della neve.
“Siamo dispiaciuti per i disagi che i titolari dell’azienda hanno dovuto affrontare per la mancata pulizia della strada dopo la nevicata di sabato notte – afferma – Ma non possono sostenere di non essere stati informati del fatto che la strada stessa, ricordiamo che è classificata come agro-silvopastorale (Asp), non sarebbe più stata pulita dai mezzi spalaneve incaricati dal Comune”.
“Nei mesi scorsi – spiega Enicanti – il consiglio comunale ha provveduto ad adeguare all’unanimità il regolamento relativo alle strade Asp, da ciò deriva la decisione di non più provvedere alla pulizia della neve di tutte le strade sterrate. La questione è puramente tecnica: sentiti gli appaltatori del servizio di pulizia e l’ufficio tecnico è emerso che il passaggio dei mezzi con lama spalaneve su una strada sterrata causa gravi danni al fondo stradale. Inoltre su una strada sterrata risulta inefficace anche la salatura, mentre spargere la ghiaia non è una soluzione ottimale. Tornando al caso specifico della strada per Campofiasco, con 15 centimetri di neve il passaggio di un mezzo spalaneve sarebbe stato deleterio. Ma la stessa quantità di neve non avrebbe creato problemi al passaggio di mezzi 4X4 o di trattori, considerato anche che questa strada non è particolarmente ripida. Parlare di isolamento, quindi, risulta eccessivo e strumentale”.
Nei comunicati diffusi nei giorni scorsi dall’azienda e da Coldiretti pare che l’Amministrazione comunale abbia ignorato le richieste di aiuto dell’azienda stessa. Un’accusa che il Comune di Bellano respinge con decisione.
“L’anno scorso, solo per pulizia dalla neve della strada di Campofiasco sono stati spesi 10mila euro, a cui si sono aggiunte le spese per il ripristino del fondo stradale che era stato rovinato dal passaggio delle lame – continua Enicanti – Quest’anno la situazione è cambiata, così come già spiegato, con il nuovo regolamento di cui l’azienda agricola era, per sua stessa ammissione, al corrente. In merito alla polemica dell’azienda sul pensare solo all’Orrido e al paese fiorito, direi che oramai è un disco rotto senza alcun fondamento, e i fatti concreti parlano chiaro: il Comune di Bellano ha ad esempio investito molto per il rilancio degli alpeggi, come gli interventi realizzati per Camaggiore, Tedoldo e Chiaro, ma anche i lavori per 20mila euro attuati proprio sulla strada di Campofiasco. E pensiamo anche ai due bandi per dare contributi economici alle aziende del censuario di Vendrogno che verranno erogati nelle prossime settimane. Da parte nostra c’è impegno per il recupero della montagna, ma tutto deve essere proporzionato e normato”.
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