LECCO – A circa un anno dal termine dell’indagine penale, la Magistratura Contabile emette i sequestri a garanzia del danno erariale. Più di 800 i comuni danneggiati in tutta Italia. Al vaglio la posizione di alcuni responsabili comunali.

Nel Marzo dello scorso anno veniva arrestato – per aver sottratto sette milioni di euro dalle casse di svariati enti locali – il “patron” di Aipa S.p.a., società di riscossione tributaria che, in Italia, risulta essere seconda solo ad Equitalia per raccolta e capillarità. Mentre un anno fa’ si era proceduto per l’ipotesi di peculato con il sequestro dei beni personali di Santucci – questo il nome del titolare della società – in queste ore invece la Guardia di Finanza lecchese, sta eseguendo i sequestri conservativi dei conti corrente e delle proprietà riconducibili alla società di riscossione. L’attività è stata autorizzata dal Presidente Regionale della Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti per la Lombardia su istanza della Procura Regionale competente per garantire il completo ristoro del danno erariale causato.

L’attività Investigativa, condotta dalle Fiamme Gialle -sotto la direzione dellaMagistratura Contabile- ha avuto come base di partenza l’indagine penale ed ha permesso di far luce sulle responsabilità contabili attribuibili alla società di riscossione. Dagli approfondimenti è emerso come, agli 800 Comuni che hanno affidato la gestione degli incassi ad AIPA S.p.a. – di cui oltre 400 in Lombardia – è giunta solo parte di quanto in loro nome riscosso a titolo di Imposte Comunali.

Continua a leggere su Lecconews