MANDELLO DEL LARIO – L’Amministrazione Comunale di Mandello del Lario, l’Archivio Comunale Memoria Locale di Mandello del Lario e la sezione Lario Orientale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia ringraziano le atlete e gli atleti delle aa.ss.dd. Polisportiva Mandello e Bike Team Mandello che hanno percorso la strada che collega la sede della Polisportiva di Mandello, in via Pra Magno alla Montagnetta di Fiumelatte (Varenna), portando a turno la fiaccola in memoria dei caduti della strage nazifascista di 6 partigiani della 55° brigata F.lli Rosselli, tra quelli arresisi alle forze fasciste per mancanza di viveri nel dicembre del 1945.
Partiti alle 18 del 21 aprile, giunti alla Montagnetta di Fiumelatte le giovanissime atlete ed i giovanissimi atleti della Polisportiva, assieme a Nikos Maggi, nipote del partigiano mandellese Domenico Pasut, uno dei sei trucidati, hanno deposto un mazzo di fiori alla stele ricordo della strage nazifascista.
Le ragazze ed i ragazzi hanno ascoltato con estrema attenzione il breve ricordo storico dell’accaduto, dalle parole di Simonetta Carizzoni, presidentessa dell’Archivio Comunale Memoria Locale di Mandello del Lario, che ha donato a loro ed agli atleti del Bike Team Mandello un volume che illustra i sentieri della Memoria Partigiana sulle Grigne, percorsi valorizzati per tramandare la memoria di chi ha combattuto per una libertà che non deve mai essere ritenuta conquistata per sempre.
L’assessore allo Sport e Sicurezza del Comune di Mandello, Sergio Gatti, ha voluto dare continuità alle parole della presidentessa, invitando le giovani ed i giovani ad immaginare quanto sia costata loro la privazione di molti spazi durante il lock down e di provare a moltiplicare tale privazione all’infinito: questa è la mancanza della libertà. Ha inoltre confermato la sua intenzione di mantenere questa fiaccolata tra le celebrazioni fisse del 25 Aprile a Mandello.
Infine, Roberto Citterio, presidente della sezione Lario Orientale dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, ha portato ai presenti l’abbraccio di Adriana Pasut, sorella del partigiano Domenico ed iscritta Anpi. Ha voluto trasmettere anche un altro messaggio di Adriana che, a 19 anni, riforniva di cibo i partigiani in montagna: “Ho incontrato la moglie di uno dei fascisti che assassinarono Domenico. Questa donna, abbracciandomi, ha chiesto il mio perdono. L’ho perdonata perché i partigiani combatterono per amore della libertà e della giustizia, valori che hanno poi ispirato la nostra Costituzione e che tocca a voi giovani difendere”.
Il ringraziamento dell’amministrazione è esteso alle Polizie Locali di Mandello e di Lierna ed ai Comandi di Stazione dell’Arma dei Carabinieri di Mandello e di Bellano, che hanno assicurato la sicurezza della circolazione stradale.