LECCO – Prosegue l’analisi sulle due scatole nere dell’M 346 precipitato il 16 marzo scorso sul Monte Legnone. Nello schianto perse la vita un pilota inglese, ex istruttore della Raf, il 50enne Dave Ashley mentre venne ferito l’italiano 53enne Giampaolo Goattin. Per il momento non ci sono novità su cause e responsabilità della tragedia e il fascicolo in Procura resta contro ignoti.
In queste settimane il consulente incaricato dalla Procura sta lavorando sui dati raccolti e il magistrato Andrea Figoni insieme al procuratore capo Ezio Domenico Basso restano in attesa delle conclusioni. Le due scatole nere sono perfettamente integre dunque l’auspicio e che ascoltando le conversazioni tra i due piloti e incrociando i dati di volo si possa arrivare alla verità.
Il resto dell’aereo, ovvero i rottami scampati all’urto e all’incendio, pressoché lamiere di nessun valore, si trovano ancora sulla parete nord del Legnone e non verranno recuperati sia perché di nessun interesse per l’indagine sia perché in una posizione difficilmente accessibile.
C.C.