PERLEDO – Il Piccolo museo di Perledo (Perleidus.org) ha “aperto al pubblico” una mostra virtuale con 47 stemmi di famiglie nobili del Lago di Como, già documentati nel celebre stemmario Carpani nel XV secolo, notoriamente conservato al Museo Civico di Como.
“La mostra virtuale – afferma Renato Ongania alla guida del Piccolo museo di Perledo – è un metaverso innovativo che anticipa i tempi… abbiamo voluto valorizzare quel che resta della storia locale, partendo da alcune famiglie nobili del Lago di Como. Gli stemmi e la nobiltà oggi fanno sorridere, ma occorre considerare che suscitano ancora parecchio interesse dai turisti e non solo. In qualche modo ci riportano a un periodo quasi totalmente superato dove lo status nobiliare definiva e rappresentava il potere degli uni sugli altri, la ricchezza. Quel sistema sociale è caduto in disgrazia definitivamente con i Savoia, lasciando il posto alla Costituzione della Repubblica e alla pari dignità riconosciuta alle persone. Non ne abbiamo realmente nostalgia…”.
“Da oggi alla mostra è possibile incontrare altri visitatori personificati con degli avatar più o meno simili alle sembianze reali, come in un videogioco, e si può interagire con tutti. Sulle sei pareti della collezione, un esagono posizionato su una riva del Lago di Como, si possono ammirare gli stemmi restaurati digitalmente da Marzio Camasso (in arte Shmerz), già fine restauratore delle chiese nell’Alessandrino e per l’occasione prestato all’araldica”.
“Ogni stemma raffigurato – continua Ongania – è stato protetto digitalmente con la tecnologia NFT (Non Fungible Token), ed è visionabile sulla piattaforma OpenSea, ed è assolutamente unico. Le informazioni relative al casato, le note storiche, la blasonatura e le origini del casato, sono invece state codificate grazie all’araldista Carlo Nespoli che già nel 1973 aveva lavorato sul Codice Carpani, e quindi inserite in un sistema wiki. Tutte le informazioni enciclopediche sono state riprodotte in un progetto di brand araldico che accompagna il metaverso, ospitato dalla piattaforma WikiBrands.eu. Il progetto, che ha goduto di parecchie collaborazioni, rientra in un più ampio studio incardinato presso l’Alma Mater Studiorum, università di Bologna – corso di laurea magistrale in Semiotica, e punta a definire un punto d’incontro tra la tecnologia del metaverso, il mercato degli NFT artistici, e il mondo dell’Araldica”.
Tra gli stemmi che si possono “visitare” nel metaverso dello stemmario Carpani, con riferimento al Monte di Varenna, si trovano quelli relativi al casato Arrigoni, Benzoni, Bertarini, Dellamano, Pensa e altri da riconoscere.
Per visitare la mostra: https://www.perleidus.org/stemmario-carpani-metaverso/.