LECCO – Sono chiari sul corpo di Luigi Tonoli i segni dell’annegamento. “Si tratta di capire quali siano state le cause” ha dichiarato l’anatomopatologo Paolo Tricomi, intervenuto al Moregallo subito dopo il rinvenimento della salma di “Gigi” Tonoli, il 53enne di Seregno titolare di una gelateria a Mariano Comense arrivato lunedì sul ramo lecchese del Lario per una immersione, costatagli purtroppo la vita.
Dopo l’allarme, le ricerche da lunedì e interrotte nel pomeriggio di martedì a causa del maltempo. La svolta, tragica, verso le 22 di martedì con l’avvistamento del cadavere da parte di alcuni sommozzatori amici della vittima, poi l’arrivo delle forze dell’ordine e infine l’ufficializzazione del finale drammatico e tristemente atteso della vicenda.
Toccherà proprio all’esperto dottor Tricomi, nella mattinata di oggi, eseguire l’autopsia disposta dal sostituto procuratore di Lecco Silvia Zannini e i rilievi tossicologici e sul cuore sul corpo dello sfortunato imprenditore (titolare di Gelatilandia in via Stoppani a Perticato di Mariano e del bar di Villa Sartirana a Giussano). Alla perizia prenderà parte anche un ingegnere, tecnico del settore per quanto riguarda l’attrezzatura da sub (le bombole e pure erogatori e manometri) indossata dalla vittima nel corso dell’iimersione fatale.
I funerali di Gigi Tonoli sono stati fissati per le 15 di venerdì a Seregno nella chiesa parrocchiale di Santa Valeria, zona dove l’imprenditore viveva con la moglie Emanuela, 49enne, con la quale ha avuto quattro figli: due gemelle di 21 anni, una ragazza 19enne e il maschietto che ha 10 anni.
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