MANDELLO DEL LARIO – “Solo carbone quest’anno sotto l’albero di Natale per i lavoratori della Gilardoni Vittorio”. Con questo slogan le Rsu della Gilardoni Vittorio Srl di Mandello, insieme a Fim Cisl e Fiom Cgil, hanno proclamato lo sciopero.
Ieri, mercoledì 13 dicembre, lavoratrici e lavoratori si sono astenuti per due ore e hanno mantenuto un presidio dinnanzi agli uffici di viale della Costituzione.
“L’iniziativa di mobilitazione – spiegano i sindacati – si rende necessaria a fronte delle scelte scellerata messa in atto dall’azienda in questi ultimi periodi sino a dichiarare formalmente la propria indisponibilità a riconoscere ai propri dipendenti l’erogazione del Premio di Risultato, dopo che questi si sono adoperati per il raggiungimento degli obbiettivi produttivi e di fatturato. Ma non finisce qui”.
“Oltre al mancato riconoscimento del Premio di Risultato – proseguono – l’azienda non si rende nemmeno disponibile a riconoscere i livelli di inquadramento che da tempo rivendichiamo e che dovrebbero concretamente valorizzare l’impegno e le professionalità dei lavoratori e delle lavoratrici, dimostrato con il raggiungimento dei risultati di cui oggi l’azienda può vantare”.
“Ma al peggio non c’è mai fine! In aggiunta, l’azienda rimette in discussione unilateralmente l’impegno preso con le OO.SS. e la RSU sulla stabilizzazione dei diversi lavoratori somministrati sino a dichiarare al tavolo delle trattative di intravedere degli esuberi anche sui lavoratori già stabilizzati da tempo”.
“Insomma – concludono sindacalisti e lavoratori – vorremo capire quali sono le strategie industriali di questa azienda che continua a introdurre nuovi Dirigenti e consulenti esterni senza risolvere mai le innumerevoli problematicità organizzative. L’azienda già da tempo si sottrae ai vari confronti ed è proprio per questo motivo che chiediamo un incontro urgente per aprire un confronto serio, più trasparente e costruttivo, dove anche le rappresentanze dei lavoratori abbiano un ruolo attivo per costruire strategie industriali chiare a tutela degli oltre 400 lavoratori occupati”.