BELLANO – Venerdì 9 febbraio, alle 21, nella sala civica di via Marinai d’Italia a Bellano, si presenterà al pubblico la costituenda associazione fondiaria Radici. Sodalizio che si pone come opportunità di recupero e condivisione di terreni abbandonati e incolti, per dare loro nuova vita e per garantire una maggior tutela del territorio.
All’appuntamento cono invitati tutti i cittadini interessati, ma in particolare i proprietari di terrazzamenti presenti all’interno del territorio comunale di Bellano.
“L’Associazione Fondiaria “Radici” prende vita da un’attenta analisi del contesto e dell’evoluzione del territorio del Comune di Bellano, che negli ultimi decenni ha subito un progressivo abbandono – spiegano i promotori dell’iniziativa – L’obiettivo primario dell’Associazione è valorizzare le potenzialità del territorio, concentrando gli sforzi nel recupero e nella riqualificazione di terreni incolti e rustici in disuso. Il progetto mira a coinvolgere non solo i proprietari di terreni, boschi e pascoli, ma anche i possessori di seconde case, ruderi e le realtà produttive locali, ovvero tutti coloro che condividono una profonda attenzione per questo territorio e il suo futuro. Al centro dell’iniziativa si pone la cura del territorio attraverso azioni finalizzate a superare la frammentazione dei terreni, contrastare l’avanzare disordinato del bosco, riqualificare i terreni agricoli e forestali terrazzati, recuperare le antiche colture, sviluppare, mantenere e recuperare la viabilità agrosilvopastorale”. Ma non solo. I progetti dell’associazione sono molteplici e verranno illustrati dettagliatamente durante la serata di venerdì.
L’iniziativa è stata accolta con favore dall’Amministrazione comunale di Bellano che non mancherà di supportarla. “Il Comune plaude a questa iniziativa che mira alla salvaguardia del nostro territorio – commenta il sindaco Antonio Rusconi – Da parte nostra non mancheranno contributi e sostegno alle attività che verranno proposte. Ci complimentiamo con chi ha avuto questa idea e ha pensato di dar vita a questa nuova associazione. Proposte come questa, che si colloca nella linea di quanto si sta facendo anche a Premana grazie alla nascita dell’associazione A-Green, testimoniano una sempre maggior attenzione al territorio e la volontà di strapparlo all’abbandono”.