BRESCIA – Comincerà il 16 aprile a parlare la difesa di Olindo Romano e Rosa Bazzi nel processo in cui si discutono le istanze di revisione del loro ergastolo per la strage di Erba. L’udienza è stata rinviata ed è stata in particolare la difesa a chiedere il rinvio per rispondere adeguatamente al pg e all’avvocato generale.
La strage di Erba l’11 dicembre del 2006: Olindo Romano e Rosa Bazzi sono stati condannati per quel massacro (quattro morti, tra cui un bambino di due anni e un ferito grave). Ma i legali della coppia hanno chiesto l’istanza di revisione del processo, puntando su prove nuove, a loro avviso, che potrebbero portare alla assoluzione a 18 anni dell’eccidio. Il procuratore generale parla invece di “cascata di prove” contro i coniugi.
Il pg di Brescia Guido Rispoli ha parlato in aula di “una cascata di prove” a carico di Olindo Romano e Rosa Bazzi. “Una cascata di prove che credo sia impossibile con questo processo di revisione ribaltare”, ha detto il magistrato il quale ha aggiunto anche di trovare “odioso provare a mettere in mezzo la famiglia Castagna, parti lese di un crimine orrendo”.
L’avvocato dello Stato Domenico Chiaro ha tacciato di “manifesta inammissibilità” le istanze di revisione “prive di motivazioni”. Quelli presentati dalla difesa di Olindo e Rosa per chiedere la revisione del processo sulla strage di Erba “non sono fatti nuovi dal punto di vista probatorio”, così come le intercettazioni che “non assurgono a dignità di prove”.