LECCO – Ormai è fatta, il Servizio Idrico Integrato del territorio lecchese è stato affidato a Lario Reti Holding per i prossimi vent’anni. La decisione – per nulla inaspettata – presa dall’Ufficio d’Ambito dovrà venire avvalorata dalla Conferenza dei sindaci e poi ancora dal Consiglio provinciale, lungo quell’ “iter dello scaricabarile” del tutto simile alla vicenda dei rincari in bolletta (leggi qui il nostro approfondimento), che si concluderà infine con l’ufficialità di un esito da mesi dato per scontato.
Nella totale noncuranza dell’esito referendario che impone il mantenimento dell’acqua in mani pubbliche, e ben lontana della giurisprudenza degli enti superiori, l’acqua lecchese passa così a Idroservice – gruppo LRH – quindi una società priva di controllo analogo, ove il Pubblico, per vece dei propri amministratori, non avrà più voce in capitolo. La modalità di affidamento “in house” inoltre vedrà disatteso il criterio di attività prevalente, non essendo il servizio idrico il settore principale dell’azienda, bensì un capitolo solo marginale.
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