MANDELLO DEL LARIO – Elisabetta Fontana è la vincitrice della 28esima edizione del Premio Campiello Giovani con “Sotto la pelle”.
Il Concorso si articola in tre fasi: la prima prevede che la Giuria di Selezione, composta da sei lettori di case editrici e sei vincitori/finalisti del Campiello Giovani delle precedenti edizioni, scelga 25 racconti tra tutti quelli in concorso; tra questi il Comitato Tecnico, individua la cinquina finalista.
Il racconto vincitore è stato selezionato dalla Giuria dei Letterati del Premio Campiello, presieduta da Walter Veltroni, con la seguente motivazione: “Il racconto di Elisabetta Fontana inquadra in un’istantanea adolescenziale ed estiva una giovane cui le sofferte vicende di una famiglia normale nella sua imperfezione e le piccole ma sempre impetuose vicende del cuore – tra amicizia, attrazione, complicità e delusione – schiudono il passaggio da un’età a un’altra della vita. Pur nell’esilità della trama e nel sapore ancora acerbo della scrittura, si apprezza una credibile rappresentazione del personaggio e una complessiva fluidità della voce narrante, che potrà essere fruttuosamente e felicemente educata.”
Sotto la pelle è il racconto di formazione e di deformazione di Teresa, una quattordicenne che fatica a liberarsi dai panni dell’infanzia. Il suo percorso di crescita è complicato dal legame di affetto che la lega a un padre sfuggente e dal controllo oppressivo della madre. Una vacanza nella casa d’infanzia di sua madre schiude le tensioni accumulate. Il padre, sempre più emotivamente distante, rimanda di volta in volta il suo arrivo. Questo non fa che acuire le manie di sua madre, che oscilla sempre più tra il desiderio asfissiante di isolamento, di tagliare fuori il resto del mondo per tenere strette a sé le sue figlie – specie Teresa, ormai prossima all’età adulta. La ragazza fatica, però, ad accettare i cambiamenti del suo corpo e soprattutto i nuovi sentimenti che non riconosce e che le risultano mostruosi. L’incontro con Angelica, una ragazza più grande di lei aiuterà Teresa ad accettare di “diventare grande”.
Nell’aprile 2024 è stata prodotta una rappresentazione teatrale liberamente tratta dal racconto ad opera del Teatro Stabile del Veneto.
Elisabetta Fontana (2001), comasca, inizia il suo percorso di scrittura sui banchi di scuola delle elementari. Ha studiato al “Setificio”- Liceo delle scienze applicate e terminata la sua formazione sul versante scientifico si è dedicata a quella letteraria. Ha frequentato la Civica scuola di cinema “Luchino Visconti” di Milano dove ha studiato produzione cinematografica e sceneggiatura laureandosi in “Arte e tecnologia del Cinema e dell’Audiovisivo, indirizzo Produzione” con una tesi sulla produzione del cinema per ragazzi e il live action. Così dice “Il mondo della produzione è quello a cui vorrei dedicarmi dopo gli studi, anche per una valutazione delle richieste del mercato: l’audiovisivo va più della letteratura…“. Attualmente sta seguendo un Master specialistico in Series Development con la collaborazione di Netflix.
Elisabetta scrittrice scrive sin da bambina. Vince premi minori del Comasco e nel suo pc ha diverse bozze. Tra queste c’era anche quella che ha inviato al Premio Campiello Giovani con altri 205 ragazzi. Altro suo racconto pubblicato nella raccolta Trame di vita è Estirpazione. Il suo autore preferito è Salinger e predilige il genere fantasy, in particolare Madeline Miller con la sua rilettura dei miti greci.
L’assessore alla Cultura Doriana Pachera consiglia vivamente “di recarsi martedì 7 maggio alle ore 18 alla libreria Aquilario per conoscere Elisabetta Fontana”, che racconterà di sé e del suo racconto insieme alla prof.ssa Silvia Panizza.