MENAGGIO – “La decisione di Guido Bertolaso di trasformare l’ospedale di Menaggio in un presidio per soli cronici e senza pronto soccorso è totalmente inaccettabile. Assistiamo a uno sfregio al territorio”. Lo dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico Angelo Orsenigo commentando la notizia dello stravolgimento delle funzioni dell’ospedale di Menaggio comunicato, senza preavviso, ieri da Guido Bertolaso, assessore al Welfare di Regione Lombardia.
“Che fine hanno fatto – prosegue Orsenigo – le rassicurazioni del DG di ASST Lariana, Stucchi, che solo lo scorso gennaio definiva il presidio ‘un ospedale fondamentale per acuti e per rispondere alle esigenze territoriali’? Che fine ha fatto la delibera di ASST Lariana che riconosceva la necessità ‘per lo stabilimento Ospedaliero Erba-Renaldi di Menaggio, in un ambito territoriale come quello del Medio-Alto Lario, caratterizzato da oggettivi elementi di disagio di natura geomorfologica e complessi collegamenti di rete viaria, una configurazione di offerta finalizzata a garantire un’attività di Pronto Soccorso, con la conseguente disponibilità dei necessari servizi di supporto, nonché attività di medicina interna e chirurgia generale'”.
E ancora: “Che fine hanno fatto le 14mila firme dei cittadini? È una presa in giro in piena regola: il pronto soccorso deve tornare ad essere un vero pronto soccorso così come gli altri reparti. Non possiamo stare a guardare mentre perdiamo definitivamente il presidio ospedaliero perché Bertolaso ha deciso di staccargli la spina. Rischiamo il punto di non ritorno. Bertolaso ha ignorato le firme che chiedevano la salvaguardia del presidio, ha messo da parte le richieste dei comitati e dei sindacati. Sono stati ignorati gli atti formali presentati e votati in consiglio regionale, come il mio ordine del giorno al bilancio votato e bocciato che chiedeva le risorse necessarie alla piena riattivazione del presidio o la mia mozione con cui chiedevo nuovamente il ripristino delle attività sospese in questi anni, a partire dalla psichiatria e dalla terapia intensiva e il ripristino di un pronto soccorso H24, appunto. Ora si affossa un presidio fondamentale, in un contesto delicatissimo e disagiato. Come si può chiedere che un cittadino si curi a Gravedona, percorrendo una delle strade più congestionate della provincia, dove la viabilità è sistematicamente sull’orlo del collasso?”.
“L’annuncio di Bertolaso arriva da un giorno all’altro, guarda caso appena dopo le elezioni dell’8 e 9 giugno. Arriva addirittura all’insaputa dei consiglieri regionali lariani di maggioranza, a dimostrazione di una giunta in panne. Getta intere comunità nell’incertezza, senza precisi dettagli della riorganizzazione che stravolgerà completamente la presa in carico del cittadino e dei suoi bisogni. Si smantella un servizio essenziale per il territorio gravando l’ospedale di Gravedona che peraltro è già in seria difficoltà” continua il consigliere.
“Mando un messaggio ai cittadini, al Comitato che difende il presidio e la sanità pubblica, ai sindacati, ai sindaci del territorio, ai colleghi consiglieri regionali lariani a cui chiedo compattezza per dare risposte ai cittadini. Questa è una chiamata a una grande mobilitazione in difesa dell’ospedale Erba-Renaldi che deve iniziare a partire da un incontro urgente tra Presidente Fontana, i sindaci e i consiglieri regionali del territorio. La posta in gioco è altissima: è il nostro diritto alla cura, vicino a dove viviamo, non a decine e decine di chilometri di distanza,” conclude Angelo Orsenigo.