Il titolo riporta il finale di una vecchia canzone di Celentano che forse qualcuno non ha mai sentito, ma calza piuttosto bene su quanto sta accadendo oggi a Genico. Qualche sera fa infatti, alla festa di frazione, gli abitanti ci hanno riferito preoccupati di aver saputo solo da pochi giorni che a valle dell’abitato, in prossimità di una delle ultime stalle del paese, ma anche di alcune abitazioni e un b&b, si stanno avviando i lavori per l’installazione di un palo che recherà in cima antenne per la trasmissione dati in modalità 5G.
Due i motivi di preoccupazione: gli effetti delle emissioni elettromagnetiche nell’area circostante e l’impatto paesaggistico.
A quanto sembra, alcune recenti norme legislative nazionali, volte a rendere più efficace e completa la copertura della rete veloce, e ottenere dunque gli specifici finanziamenti del PNRR, avrebbero derogato alla necessità delle valutazioni a livello locale, precedentemente ritenute opportune e necessarie.
Una logica giustificata tuttavia solo per le aree altrimenti difficili da coprire per conformazione territoriale, o solo per impianti temporanei. Per questo secondo aspetto purtroppo in Italia si dice che non vi sia nulla di più definitivo di ciò che è nato “provvisorio”. Per quanto riguarda invece il territorio, quello di Lierna non è certo impervio. Non ci sembra quindi che le eventuali deroghe trovino giustificazione. In ogni caso pare che l’Amministrazione Comunale non sia stata coinvolta.
Sugli aspetti relativi alla salute il dibattito è acceso e in corso.
Per quanto riguarda l’impatto paesaggistico è indiscutibile: non saranno 30 piani, è vero, ma un grosso palo d’acciaio di 30 metri, montato su base gettata in questi giorni su una piccola porzione di terreno accanto a stradine e viottoli che si intersecano tra di loro portando al Sentiero del Viandante o che fanno parte del suo stesso tracciato.
Strade che sono da sempre una piacevole passeggiata per chi vuole lasciarsi alle spalle via Libertà e la zona più trafficata di Lierna, per arrivare ad uno dei borghi caratteristici del paese, l’unico ancora con spiccate caratteristiche agricole. Lungo un percorso oramai notissimo come trekking anche a livello internazionale, che richiama tutto l’anno escursionisti, e soggetto ad ulteriori vincoli storici oltre che paesaggistici.
Un grosso palo lì in mezzo.
Tra gli scopi della ProLoco ci sono la valorizzazione del paesaggio, il mantenimento delle tradizioni e stimolare l’attrazione turistica di qualità: contribuire cioè a veder crescere Lierna economicamente senza che si snaturi perdendo le sue bellezze (semmai esaltandole).