MANDELLO DEL LARIO – Il 25 ottobre scorso si è tenuto l’appuntamento ‘Fuori Festival della Letteratura‘ organizzato dall’Assessorato alla Cultura di Mandello del Lario. L’assessore Doriana Pachera ha introdotto Firmino De Marcellis, 90 anni il 20 settembre scorso, che ha presentato il suo primo libro ‘Selvatico in Val Gerola’ rivisto e rieditato quest’anno in occasione di questo importante compleanno.

La sala della sede degli Alpini di Mandello che ha ospitato la serata era più che gremita e alle emozioni suscitate dal racconto di Firmino il numeroso pubblico ha risposto con ripetuti applausi. L’autore, sollecitato dal direttore editoriale Emanuele Bosso, ha spiegato il motivo per cui nel 1991 ha deciso di tornarsene in Val Gerola nella sua baita di pietra.

“Sono andato in montagna per il forte desiderio di ritrovare una connessione con me stesso riprendere possesso del mio tempo, dei giorni che scorrono, della mia esistenza – ha detto De Marcellis -. In montagna il tempo è scandito dalla fatica per sostentarsi, fatica che appaga perché segue un ritmo naturale. La solitudine poi ha un altro sapore, non fa più paura. Non c’è bisogno di un televisore o di un cellulare, per riempire i silenzi basta lo scoppiettare e il calore di un camino, i cieli stellati, gli animali e la natura con i suoi rumori e le sue presenze che la quotidianità della vita urbanizzata ci impedisce di percepire. Poi l’incontro con l’altro, quando avviene, riacquista il piacere perduto della condivisione, dell’ascolto. Oggi non abbiamo mai tempo, presi da mille impegni, ci siamo allontanati e ci sentiamo più soli in mezzo alla gente che in una baita sperduta in montagna”.

Firmino ha sottolineato di essere un cacciatore pentito e questo perché ha scoperto l’importanza dell’esistenza di ogni essere vivente. Ha raccontato che anche quando cacciava lo faceva nel rispetto dell’animale, non infliggeva inutili sofferenze all’animale e imponeva agli altri cacciatori pratiche più ‘umane’. Al termine della serata, densa di commozione, c’è stato il firma copie con dediche personalizzate da parte di Firmino e poi un brindisi ben augurante per tutti.