LECCO – “Che meraviglia quando un po’ a piedi, qualche volta su un carretto, a volte ancora in barca, si poteva raggiungere il posto del destino, come nel racconto del Manzoni.
Oggi nel periodo della modernità, quando il tempo è misurato in azioni e denaro, tutto diventa irraggiungibile se percorso con i treni regionali lombardi.
L’ambientazione dei racconti si trasforma da viaggio tra le verdi colline in viaggio con il cuore in gola per il pericolo di brutti incontri, di mille ritardi e preoccupazioni per il timore di non raggiungere in tempo il posto di lavoro o un appuntamento organizzato …
Lettera. “Sogno di essere Renzo Tramaglino”, viaggio in treno infinito da Perledo a Milano
