LECCO – Casse vuote in Provincia, con un disavanzo di più di 4 milioni di euro. Un bilancio preoccupante, quello di Villa Locatelli, delineato ieri in occasione del Consiglio Provinciale, quando è apparso chiaramente come l’Ente si trovi nelle condizioni di impossibilità di rispettare gli obiettivi del patto di stabilità e gli equilibri finanziari prefissati.
Una situazione tutt’altro che semplice, dunque, per la realtà a capo di Flavio Polano. Una realtà in gravi difficoltà, “cronaca di una morte annunciata”, come dichiarato dallo stesso vice presidente Giuseppe Scaccabarozzi. Da restituire allo Stato, un importo pari a 11.500.000 euro, a cui si sommano 46.500.000 di spesa corrente e un buco di 4.542.952,27 euro. “Sono dati disarmanti, ha senso che la Provincia prosegua nelle sue funzioni?”.
Nonostante il dissesto, l’Ente provinciale si impegna a garantire tre servizi: il riscaldamento negli edifici pubblici e nelle scuole, per una somma di 982 mila euro; la pulizia delle strade dalla neve per 527 mila euro; l’assistenza ai disabili per 309 mila euro. “La situazione è critica e le problematiche da affrontare sono tante – ha affermato dal canto suo il presidente Polano -, ma dobbiamo proseguire nel cammino tracciato in tanti anni di lavoro, con tutte le persone che si sono adoperate per ottenere i risultati migliori”.
Denuncia il totale fallimento della riforma delle Province anche il consigliere Stefano Simonetti, mentre auspica una decisione opinata Matteo Casaletto, che si chiede se sia ormai il caso di tenere aperto un ente in perdita, senza essere in possesso degli strumenti adeguati per riportarlo a galla. Scettico anche il consigliere Rocco Cardamone che, da iniziale sostenitore della riforma, si pone ora qualche dubbio.
Un quadro tristemente chiaro, dunque, a cui, probabilmente, toccherà dichiarare dissesto finanziario alla fine di settembre se, nel frattempo, non si riuscirà a delineare dei contorni meno drammatici.