BELLANO – Ha preso il via ieri, sabato 29 agosto alle ore 17.30 nella ex chiesa San Nicolao a Bellano, e terminerà il 13 settembre la mostra d’arte contemporanea S’i fossi foco, promossa da Camaver Kunsthaus e visitabile giovedì e venerdì dalle 15.30 alle 18.30, sabato e domenica dalle 10.30 alle 19.00 e negli altri giorni e orari su appuntamento. L’inaugurazione, invece, è prevista per oggi alle ore 17.30.

Espongono gli artisti Newton Scheufler (Brasile), Shilowska Pretto, Miles Phillips (Olanda), Hervé Barbieri (Italia), Jennifer Suellen (United Kingdom), Natre (Ungheria), Claudia Geil (Germania), Odilia Wing You Fu (Hong Kong), Ana Mascarò (Spagna),  Carol Ho (Hong Kong), Deusa Bluemke (Singapore).

Secondo Heraclito il fuoco era il più importante degli elementi e l’anima la considerava come un misto di acqua e fuoco. Il fuoco è l’elemento più alieno, quello che più di altri incute timore per la sua forza distruttiva ma anche seducente. Questo elemento come gli altri si presta a mille similitudini e metafore e condurrà lo spettatore, attraverso un susseguirsi di opere d’arte, in un mondo fatto di luce, calore e passione. Senza il fuoco tutto sarebbe oscuro ed immobile, senza la sua luce non esisterebbero nemmeno i colori e forse nemmeno l’arte.

 Dinamismo e calore sono due concetti indivisibili, la temperatura di un corpo è data dalla velocità degli elettroni che compongono i singoli atomi. Il fuoco è quindi un attivatore è la scintilla che mette in moto i corpi ma anche lo spirito che anima questi corpi. Questa pulsione nell’uomo è chiamata passione e viene declinata in innumerevoli accezioni, da quelle più carnali a quelle più alte come il sacro fuoco dell’arte, quella passione quasi sacra, una sorta di devozione verso uno scopo più alto e nobile. Il fuoco è conoscenza illumina le menti e riscalda i cuori, una conoscenza di un livello superiore meno materiale meno legato alla parte inconscia e più a quella trascendente.

 Le fiamme nella loro apparenza appaiono mutevoli capaci di mostrarsi in infinite forme e colori, allo stesso modo verranno proposte opere d’arte diversissime tra loro, per forme, colori, poetica e intenti, ma con di fondo la stessa scintilla, la stessa fiamma, la stessa passione che accomuna tutti gli artisti e forse anche tutte le persone, quella pulsione irrefrenabile ad esprimere se stessi.

Gli artisti attraverso le loro opere esprimono la loro voglia di cambiamento. L’arte è il loro mezzo per modificare la realtà e il modo che tutti noi abbiamo di vederla. Essi gettano luce sulla società moderna o sull’uomo e ci infondono l’energia totale per riflettere ma anche per agire. Come scrisse Picasso “l’artista è un essere politico che vive  eventi strazianti, impetuosi o felici a cui risponde in ogni modo…la pittura non è fatta per decorare  gli appartamenti. E’ uno strumento di guerra  per l’attacco e la difesa contro il nemico. L’artista vive il proprio ruolo (spesso) come un combattente di prima linea, e spesso come un fabbro o un alchimista in grado di trasformare energie ed elementi  presi dal proprio background per trasformarli in qualcosa di più universale e in grado di illuminare le menti altrui. E’  maestro nel saper ben utilizzare il crogiuolo interiore di emozioni che ribolle per farne un uso saggio e dotto.

Se anche noi camminando attraverso la mostra riusciamo ad avere un pensiero creativo saremo in grado di bruciare i sentieri passati, i pensieri passati che non ci servono più, per illuminarci per farci proseguire nel nostro percorso evolutivo e di crescita. Tutto questo è possibile anche attraverso l’arte in quanto è lessico dell’essere. Questo elemento più di altri rappresenta le contraddizioni, è il solo che riesce a fondere  e a unire i contrari, grazie al fuoco, viaggeremo anche attraverso le contraddizioni del mondo moderno, del carattere distruttivo dell’uomo che e comune al fuoco. Per questo motivo è l’elemento che più ci spaventa ma che al contempo ci affascina e ipnotizza con forme sinuose, luccicanti quasi vive.

Comprendere la vitalità del fuoco è comprendere la passione che sta in profondità all’atto artistico, una esigenza forte e incontenibile di comunicazione, di azione, di mutamento, ma non solo, attraverso il fuoco c’è l’estrema rigenerazione, attraverso un cammino di ricerca spirituale  si arriva alla sublimazione del sè in uno stato in cui l’involucro che ci contiene non ha più importanza e viene distrutto, è in questo modo che si entra in contatto con lo spirito che molti definiscono il fuoco interiore dell’uomo.

Quella del fuoco è una conoscenza più penetrante più complicata da comprendere e da vivere a causa delle continue contraddizioni in essa esistente. E’ infatti il fuoco che  arde nelle profondità delle cose a scorgere i mutamenti della natura. L’arte è come questo fuoco è una forza pura  che deve servire allo sviluppo e all’affinamento dell’anima.