Come ogni giorno, anche oggi dedichiamo uno spazio all’interno del nostro giornale alla cultura, segnalando ai lettori gli articoli più interessanti della nostra pagina culturale, Il fascino degli intellettuali.
Ennesimo scempio a Pompei: un rubinetto in ferro su una fontana di 2000 anni – Ormai ci siamo (purtroppo) abituati ai piccoli scandali che scoppiano quasi quotidianamente nel sito archeologico di Pompei, ma a volte ci sono anche storie “a lieto fine”. Giovedì 6 Settembre scorso, infatti, sui social è stata pubblicata una foto sconcertante: nella bocca del mascherone della Fontana dell’Abbondanza è comparso un rubinetto in ferro e plastica, simile a quelli che si comprano per il giardino a pochi euro. Questo sistema avrebbe sostituito un rubinetto in ottone, presente da decenni ad utilizzo dei visitatori assetati, forse per evitare gli sprechi. Il tentativo è encomiabile, il risultato un po’ meno. Leggi tutto
Storie di artisti e prostitute: quando la musa è una donna di strada – In principio fu il Rinascimento. Epoca di fasti e rinascita delle lettere, il XIV secolo segnò un’inversione di rotta rispetto ai passati secoli bui e vide lo sciogliersi dei vincoli moralistici, il desiderio di (ri)vivere la sessualità come puro piacere carnale e la riscoperta della bellezza –nuda – del corpo femminile. La prostituzione, da sempre praticata, raggiunse livelli impressionanti. Non era un mero interesse sessuale a spingere i grandi del tempo ad avvicinarsi a quelle che, comunemente, erano indicate come putains, ma vero e proprio desiderio di renderle parte della propria arte. Leggi tutto
“Il libro dell’inquietudine”: la desolazione di Pessoa – Fernando Pessoa è indubbiamente, nonostante la sua semplicità, un personaggio “occulto” e lo era anche ai suoi stessi occhi. Così è nato il Livro do Desassossego, in Italia conosciuto come Il libro dell’inquietudine. Protagonista di questi «frammenti, tutto frammenti» è Bernando Soares, il non-personaggio per antonomasia, definito dall’autore-creatore-custode come un semi-eteronimo, «perché, pur non essendo la sua personalità la mia, dalla mia non è diversa, ma ne è una semplice mutilazione: sono io senza il raziocinio e l’affettività». Leggi tutto