MANDELLO DEL LARIO – Sono le linee programmatiche, questa volta, ad essere al centro delle mire del Movimento 5 Stelle mandellese, che fa le pulci alle promesse elettorali de Il paese di tutti, vincitore in campagna elettorale e ora alla guida del paese con il sindaco Riccardo Fasoli.
“Interroghiamo pubblicamente il sindaco e l’assessore Andrea Tagliaferri per sapere se, come descritto nel programma elettorale mostrato alla cittadinanza intera, siano stati effettuati referedum consultivi sulle opere pubbliche da compiere – si chiede il portavoce Flavio Angeli -. Inoltre, nel consiglio comunale, non è stata menzionata alcuna intenzione nè spesa una breve parola di utilizzo di tale metodologia democratica di coinvolgimento della popolazione su tematiche come svincolo e centro commerciale. Al contrario, si ha l’impressione che circa queste tematiche la cittadinanza non venga presa in considerazione, ma si troverà solo un pacchetto confezionato”.
“Sempre pubblicamente, chiediamo all’assessore Luca Picariello in che modo e quali strategie di riorganizzazione aziendale della macchina amministrativa abbia intenzione di adottare per la riorganizzaizone e la maggior efficienza delle mansioni del personale. Sono in previsione indagini sulle skills di ogni singolo dipendente: come si andranno a verificare, trovare e sviluppare le variabili che possano migliorare la macchina amministrativa?. Quale struttura interna organizzativa intende mettere in campo? Quali relazioni di reporting e quali processi formativi intende metter in atto per una miglioramento dei dipendenti comunali? Siamo invece soddisfatti della volontà da parte dell’Amministrazione di andare nella direzione di una nuova tecnologia con strumenti per l’istruzione dei nostri ragazzi, ci chiediamo se, forse, diventeremo europei e non vedremo più i nostri bambini con cartelle enormi e pesanti ma con semplici e-book, riducendo così anche il costo dei libri per le famiglie”.
“Riteniamo dunque le linee programmatiche, nel complesso, un po’ confusionarie e a tratti preconfezionate, con vuoti di idee fresche e innovative, tremendo segnale negativo per chi ha la fortuna di governare un paese con all’interno del consiglio comunale ben 8 esponenti di circa30 anni. A loro dunque ci rivolgiamo, cercando di far leva sulla volontà di cambiare il paese, suggerendo alcune proposte a riguardo di anziani, giovani, famiglie e lavoro”.
Tra le proposte: istituzione di corsi, finanziati dal Comune, per spiegare agli anziani le più comuni pratiche di truffe ai loro danni; enciclopedia telematica delle arti e mestieri, mediante la collaborazione di vecchi artigiani per evitare che vadano a scomparire senza lasciare memoria; promuovere occasioni di didattica della terza età; promuovere per i giovani zone di Siae free; trasporto serale da e per Lecco nei fine settimana; forme di convenzione sui prezzi degli affitti, anche in cambio di agevolazioni e sgravi fiscali a favore dei proprietari per soddisfare l’esigenza delle fasce disagiate; creazione di asili nido aziendali e pratiche di conciliazione lavoro-famiglia. Crediamo che un altro modo di fare politica, un approccio diverso, sicuramente critico ma anche propositivo e che vada nell’unico interesse dei cittadini sia possibile. Invitiamo dunque l’Amministrazione a una maggiore attenzione nell’ utilizzo dei metodi democratici di consultazione popolare, a stimolare i propri giovani a dare una spinta innovativa, europea di slancio e non di una sola e mera rappresentanza nelle diverse manifestazioni. Ribadiamo, infine, sempre la totale disponibilità per sviluppare e poter suggerire alcune idee, come con lo sportello di cittadinanza, nell’unico e solo interesse della popolazione”.