VALSASSINA – Finti ambulanti, persone socievoli, amici di amici, furgone bianco, cassette di frutta e verdura a buon prezzo o regalate, modi spicci… Sono tutti aspetti che ritornano in decine e decine di articoli apparsi negli ultimi anni su testate di tutto lo stivale, ognuno dei quali corrisponde almeno ad altrettante situazioni poco chiare. Più raro è il riferimento a un negozio non lontano, ma nemmeno troppo vicino, al luogo dell’incontro, dove addirittura presentarsi per ritirare un omaggio. Questa anzi pare essere una peculiarità del caso valsassinese.
Basta fare una ricerca in rete per accorgersi di quanto la modalità di raggiro raccontata a Valsassinanews da una famiglia di fruttivendoli sia inflazionata e geograficamente diffusa. Frequenza che ne dimostra la facilità realizzativa e l’efficacia, a danno ovviamente di ignari e un po’ sprovveduti cittadini. Ciò che si nota immediatamente leggendo di altre esperienze è che in molti casi i malviventi usano la frutta in dono come diversivo per concentrarsi sul borseggio, quindi sfilare il denaro dal portafogli o rubare oggetti di valore.
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