LECCO – Spesa a rischio in tutta Italia sabato 7 novembre per lo sciopero nazionale dei lavoratori dei supermercati e delle catene della grande distribuzione. In piazza a Milano, Torino, Firenze, Roma, Napoli e Palermo, o riuniti di fronte ai negozi rappresentativi della città, i lavoratori del settore si oppongono con lo slogan “Fuori Tutti” alla proposta di Federdistribuzione di “aumentare la produttività attraverso il taglio delle retribuzioni, l’annullamento degli scatti di anzianità, la negazione del passaggio dal 5° al 4° livello, l’eliminazione di 32 ore di permesso retribuito, la sterilizzazione di 13esima e 14esima ai fini del calcolo del Tfr e il ritorno alle 40 ore di lavoro con una maggiore flessibilità gestita unilateralmente dalle aziende, alla decorrenza del contratto dal 2016 al 2018″.
L’impressione è che la partecipazione possa essere molto alta anche a causa della condizione dei lavoratori “ormai intollerabile”, come denunciano i sindacati, e per il rifiuto di Federdistribuzione di corrispondere gli incrementi salariali “a ventidue mesi dalla scadenza del contratto nazionale”. Nel caso no si giungesse ad un accordo un secondo sciopero è già stato formalizzato per il prossimo sabato 19 dicembre.