MANDELLO DEL LARIO – 29 anni, responsabile dell’agenzia 1 di Lecco del Credito Valtellinese, campione del mondo di canottaggio e presidente della Olciosportiva, Riccardo Fasoli è il candidato sindaco con cui la lista civica Il Paese di Tutti ha deciso di correre alle prossime elezioni amministrative, in programma per maggio, all’insegna del rinnovamento.
In lui, la consolidata compagine ha riposto grande fiducia e piena stima, essendo Riccardo un giovane volenteroso, legato alla sua Mandello, impegnato nel mondo dell’associazionismo e, soprattutto, forte e dinamico quanto basta per guidare magistralmente il paese nei prossimi cinque anni. Al suo fianco, Patrizio Sibella segretario e Daniele Micheli capogruppo.
“Ciascun membro del nostro gruppo è fortemente attaccato al territorio, lo conosce bene e ha molta voglia di fare qualcosa per migliorare Mandello – ha esordito Fasoli alla sua presentazione ufficiale di ieri sera nella sede di Via Parodi -. Ho accettato volentieri la proposta di candidarmi a sindaco, perché c’è bisogno di cambiamento, sia nel modo di pensare che di agire, e lo porteremo avanti con grande spirito. Abbiamo tanta voglia di fare, perché non è stato fatto abbastanza negli ultimi anni, e c’è parecchio da recuperare per evitare che Mandello diventi un paese dormitorio”.
Un occhio di riguardo verrà riservato al turismo, che “affronteremo con lungimiranza per dare un progetto completo alla comunità, prestando grande attenzione alle piccole cose. Viviamo il paese, quasi tutti siamo impegnati nel mondo associativo e conosciamo bene le problematiche, dalla viabilità alla sicurezza, fino alle frazioni”. Ma anche quella dello svincolo e della valorizzazione del lungolago, per i turisti, ma, soprattutto, per i mandellesi. “Inoltre, collaboreremo attivamente con le associazioni, per trovare soluzioni positive per il territorio, potenzieremo lo sport e ci attiveremo in prima linea per affrontare il problema della disoccupazione, con un programma specifico che valorizzi il grande capitale umano di cui disponiamo”.
Cristina Denti