COMO – Sono 7 i dolci lariani iscritti nell’ultimo elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali del ministero dell’Agricoltura, 49 a livello regionale. In provincia di Como sono censiti il Braschin, il Masigott, la Meascia dolce o salata, i Nocciolini di Canzo, il Pan meino e il Resta, mentre nell’elenco MIPAAF per la provincia di Lecco troviamo i Caviadini e la Torta di latte. L’agriturismo Botton D’Oro di Stazzona, realizza la Meascia per la colazione natalizia, uno dei dolci più conosciuti della provincia di Como.
Ma non è tutto, da un’indagine di Coldiretti Como e Lecco altri antichi dessert lariani della tradizione contadina, realizzati con materie prime molto povere, hanno ritrovano oggi nuova vita negli agriturismi; ad esempio la Torta Grigna e la Torta Resegone sono realizzati a Natale nel lecchese, il Pan Mataloch nella zona di Bellagio, il Matoch a Olgiate Comasco e la Cutizza nell’erbese.
L’agriturismo Selvaggia di Mandello del Lario realizza la Torta Grigna, il cui nome deriva dal gruppo delle Grigne, il massiccio montuoso lecchese, mentre l’azienda agricola Sancassani, oltre a produrre olio, realizza il Pan Mataloch e rinomati prodotti di pasticceria.
“Ogni territorio ha caratteristiche e attrattività differenti che sono la vera ricchezza delle nostre province” affermano Fortunato Trezzi e Francesco Renzoni, presidente e direttore di Coldiretti Como Lecco. ”E gli agriturismi sono i custodi di un patrimonio di specialità che hanno regole di produzione consolidate da generazioni”.
Quasi sei italiani su dieci (59%) frequenteranno i tradizionali mercatini di Natale che si moltiplicano nelle piazze italiane con il ponte dell’Immacolata e che offrono opportunità di acquistare regali per se stessi e per gli altri. È quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixè dalla quale si evidenzia che per le festività 2015 si registra un taglio dei lunghi viaggi a favore anche di brevi spostamenti ma anche un cambiamento nel budget per le spese e dei luoghi di acquisto.
“Con un aumento record del 25% nelle presenze degli italiani, l’agriturismo – sottolinea Emanuele Bonfiglio presidente di Terranostra Como Lecco, l’associazione degli agriturismi di Coldiretti – è la destinazione a fare registrare l’incremento maggiore delle presenze tra gli italiani che hanno scelto di andare in vacanza per il ponte dell’Immacolata per effetto del bel tempo ma anche delle preoccupazioni che hanno cambiato i programmi degli italiani, come dimostra il taglio dei viaggi all’estero scelti solo dal 2,1% per il Ponte dell’Immacolata, secondo la Federalberghi. I giorni scorsi, per i nostri agriturismi comaschi e lecchesi, sono stati un ottimo banco di prova per le imminenti festività e ci fanno ben sperare in un Natale e in un Capodanno altrettanto positivi. A proposito di dolci della tradizione, nel mio agriturismo di Schignano – conclude Bonfiglio – ho preparato una serie di torte natalizie tipiche della Val d’Intelvi”.
Il budget del periodo di Natale/Capodanno quest’anno – secondo un’analisi Coldiretti/Ixè – sarà destinato per il 34% all’acquisto di cibo e bevande che rappresenta di gran lunga la prima voce di spesa, per il 23% all’acquisto di regali, per il 17% all’abbigliamento, per il 15% ai divertimenti e agli svaghi e solo per l’11% a viaggi e vacanze.