MANDELLO – “Avanti così!”, l’incitazione ripetuta a tutti gli intervenuti da Luisa Rota Sperti al Torchio di Somana il giorno dell’epifania. L’artista poliedrica che arbitra le iniziative dello scrigno culturale di Somana è entusiasta e soddisfatta, sempre più carica di idee esplosive. Accanto a lei, contagiati di positivismo e desiderio di espansione intellettuale, Simonetta Carizzoni, Maria Carizzoni, Carmen Lanfranconi, Ludovico Coronati, Silvia Colombo (figlia del poeta popolare Tullio Colombo), a sostenere la magica potenza evocativa delle parole.
Nel pomeriggio poetico del Torchio però, a dominare la scena è stata Dominika Deri, che si è esibita cantando “con l’anima”, come ha commentato la Rota Sperti, e nell’alternarsi di poesia e canto, in una cornice di poemi esposti alle pareti, non sono mancate precise e chiare note interculturali.
Maria Carizzoni, che infatti segue l’integrazione da diversi anni di donne straniere infondendo loro la lingua italiana e il confronto che ne consegue, ha letto una parte del Corano che racconta la Natività; le tematiche, analizzando l’evento, abbracciavano il contemporaneo in modo quasi totale, come hanno dimostrato i testi di Elio Cantoni, con le sue metafore, i riferimenti socio politici, romantici e nostalgici. Il poeta popolare ha interpretato alcuni dei suoi componimenti, pubblicati nel libro “Piccole Rime Saiolane” curato da Virna Dotti.
Gli eventi del Torchio, sempre seguitissimi dai mandellesi, si stanno rivelando delle occasioni di incontro e sviluppo, tra diversi linguaggi, culture, esperienze. In fondo la speranza che questo luogo venga nel tempo sempre più vissuto ed amato, soprattutto in un evo balordo come il nostro che spesso è cieco nei confronti delle potenzialità della cultura popolare.
Tra il pubblico anche Marzia Galbusera, Tullio Colombo, Luciano Benigni, noti a Mandello per il loro impegno culturale. A qualche istante dal termine del’evento, mentre la Grigna spegneva il suo riflesso rossastro, si accendeva il Presepio di Corteccia, opera unica dal sapore di una ormai lontana land art, illuminato con saggezza e pensato con scene ogni anno innovative.
Nell’artigianalità di quest’opera, esterna per sua natura, un forte legame con gli elementi naturali e gli uccelli, che si cibano di mangime nascosto tra le figure, mentre inaspettatamente il clima anomalo, risveglia sotto i pastori una timida erba verde chiaro. E in quest’ultima giornata di festa, che da qualche tempo è diventata anche la Giornata Mondiale dell’infanzia Missionaria, Mandello ha dato notevole dimostrazione di saper gestire al meglio l’integrazione, dando vita prima di tutto allo scambio e all’espressione culturale.
«Noi 3… demmo a Gesù figlio di Maria prove evidenti [del suo compito]», dice Allah in sura 2,87, «e lo confermammo con lo Spirito di Santità». Maria a sua volta è portata ad esempio per tutte le donne credenti: «E Maria, figlia di ‘Imran, che si conservò vergine, sì che noi insufflammo in lei del nostro spirito, e che credette alle parole del suo Signore, e nei suoi Libri, e fu una delle donne devote» (66,12).
“(…)I tronchi degli alberi parevano creature piene di ferite;mia madre era parente della Vergine, tutta in faccende, finalmente serena. Io portavo le pecore fino al sagrato e sapevo d’essere uomo vero del tuo regale presepio”. David Maria Turoldo
Michele Casadio