VARENNA – Da Varenna a Gravedona ed Uniti, da Tremezzo fino a Bellagio, torna domenica 15 marzo la manifestazione “Camelie sul Lario”. Nata dalla sinergia delle ville storiche del lago per l’elogio della rosa del Giappone, sarà articolata in 4 tappe a partire da metà marzo.
Per Varenna, sarà ancora una volta l’elegante Villa Monastero, con il suo Giardino Botanico, ad ospitare l’appuntamento, che terminerà soltanto il 25 aprile. Qui, la Camelia Japonica è stata introdotta a marzo del 2012, durante la terza edizione della manifestazione. A dare il benvenuto alla nuova specie arborea, il sindaco Carlo Molteni in veste di giardiniere, che aveva simbolicamente vangato la terra dove la camelia sarebbe stata piantata.
La camelia è una sempreverde originaria delle zone temperate dell’Asia.
Esistono più di 200 specie e numerosissimi ibridi. Raggiunge notevoli dimensioni, addirittura può arrivare fino a 6-7 metri di altezza. Il nome deriva da un omaggio di Linneo al padre gesuita e botanico G.I. Kamel, missionario nelle Filippine. L’importazione in Europa dalla Cina e dal Giappone si deve a commercianti inglesi. La specie più coltivata nei giardini è la Camelia japonica. Ne fa parte anche la pianta del tè, Camellia sinensis, che da noi è coltivata in prossimità del Lago Maggiore solo a scopo ornamentale. La camelia venne celebrata nell’Ottocento grazie al romanzo di A. Dumas “La signora delle camelie”, da cui Verdi trasse la Traviata. A quell’epoca il fiore era amatissimo e veniva usato come ornamento sugli abiti femminili.
Per ammirare le bellezze di questi fiori, grazie al circuito delle quattro località lariane, saranno aperte al pubblico, oltre a Villa Monastero, anche Villa Carlotta a Tremezzo, i Giardini di Villa Melzi d’Eril a Bellagio e Palazzo Gallio a Gravedona ed Uniti.
Giuseppe Combi