VARENNA – Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un lettore che si chiede a che titolo il giardino della bella Villa Monestero sia definito, e quindi venduto ai visitarori, come “botanico” e domanda alla Provincia, proprietaria dell’immobile, che vengano resi pubblici i dati che dirimerebbero la questione.
Egregio Direttore,
in bella giornata di sole della scorsa settimana, passando da Varenna, ho constatato che molti turisti stranieri erano in fila per pagare il dovuto obolo al botteghino di Villa Monastero, per visitare la casa museo e gli annessi giardini che sul sito della ormai ex istituzione vengono da sempre definiti “botanici”. Nel merito di tale accezione esiste qualche dubbio che andrebbe chiarito una volta per tutte: solo la chiarezza giustificherebbe e legittimerebbe l’attuale costo del biglietto.
Per quanto riguarda la casa museo, infatti, sono noti da tempo i termini autorizzativi dell’antica magione da parte di Regione Lombardia ma sul significato di “botanico” riferita al pur splendido giardino, nulla di certo è dato sapere. Eppure dovrebbero esserci tali autorizzazioni, se è vero come è vero che sul sito della Villa si definisce botanico quel giardino e dunque la competente autorità se ne prende la piena responsabilità. Siccome sono dati pubblici perché non metterli a disposizione anche del popolo dei visitatori paganti?
Villa Monastero è di proprietà della provincia di Lecco, che in questo momento è in ambasce come tutte le altre province ed è in tutt’altre faccende affaccendata ma fino a prova contraria e a modesto parere di chi scrive, è giunto il momento di sapere se il giardino della antica e suggestiva Villa è “botanico” per davvero oppure è soltanto un aspirante che, per l’appunto, aspira ad entrare nella qualificata famiglia dei giardini più blasonati del Bel Paese. Ma con le carte in regola. Come la dirimpettaia Villa Carlotta?
Lettera firmata