ABBADIA LARIANA – Allarme black-out per l’eclissi solare del 20 marzo: secondo i gestori dei sistemi elettrici dislocati su tutto il territorio europeo, potrebbe mandare completamente in tilt la rete energetica dell’Europa. I Paesi più a rischio sarebbero l’Italia e la Germania. Il motivo è piuttosto semplice, poichè tantissimi Stati fanno affidamento sull’energia solare. “Il rischio di incidenti non può essere del tutto escluso – hanno fatto sapere dalla Rete Europea dei Gestori di Sistemi di Trasmissione Elettrica -. Questa eclissi sarà un vero e proprio test inedito per tutto il sistema elettrico europeo”.

ROBERTO AZZONIOltre ad essere motivo di allerta, confermato anche dal Centro Meteo Italiano, questo fenomeno è però anche uno dei più suggestivi e interessanti, che richiama in varie parti del mondo gli appassionati. Ma come si vedrà sul nostro lago?

“L’eclissi che interesserà le nostre zone sarà parziale – ci spiega Roberto Azzoni di Abbadia Meteo -. Sarà totale solo nel Nord Europa e, più precisamente, alle isole Far Oer e alle Isole Svalbard. Per quanto riguarda il Lago di Como, inizierà alle 9.24.59. Il massimo oscuramento, che corrisponderà al 65.59% della superficie del disco solare, sarà alle 10.33.01. Il sole uscirà poi dall’eclissi alle 11.44.54, quando il cono d’ombra della Luna non sarà più visibile”. Occhi puntati al cielo, dunque, durante tutta la mattinata.

Occhiali“L’ultima eclissi solare più importante è stata l’11 Agosto 1999, quando l’oscuramento del sole fu del 92.45% – ci racconta Azzoni -. Oltre a questa, nel dopoguerra, si ricordano quella del 15 febbraio 1961, con il 98.5% di copertura, e del 30 giugno 1954, con il 68.7%.  In futuro, la prossima rilevante sarà il 12 Agosto 2026, quando ci sarà un oscuramento del 91.8%”. E fa a tutti una raccomandazione: “E’ fondamentale usare le dovute precauzioni! Non si deve osservare direttamente il sole, né a occhio nudo né con macchina fotografica, smartphone o cannocchiale, a meno che non siano protetti dagli appositi filtri. Si rischiano danni alla vista e ai sensori degli strumenti”. Usate dunque gli appositi occhiali o una maschera da saldatore.

Giovanni Conca