LECCO – Raggiunto un accordo di cooperazione rafforzata per la tutela dell’agone tra la sezione lecchese della Federazione pesca sportiva e attività subacquee e quella di Monza e Brianza, che prevede la presenza di guardie volontarie monzesi sul ramo lecchese del lago per intensificare l’azione di repressione della pesca illecita dell’agone nei periodi in cui vige il divieto.
Soddisfatto il presidente Fipsas di Lecco Stefano Simonetti: “L’accordo per una cooperazione rafforzata di vigilanza raggiunto con la sezione provinciale Fipsas di Monza-Brianza è fondamentale per una sempre maggiore presenza di guardie volontarie sul nostro territorio, durante il periodo di frega dell’agone e anche per la tutela ittica in genere. Tale accordo prevede la presenza di alcune guardie volontarie della provincia di Monza e Brianza sul territorio lecchese, che in collaborazione con le guardie volontarie Fipsas di Lecco svolgeranno una più estesa azione di vigilanza ittica”.
Grazie a questo accordo la Fipsas di Lecco intende prevenire ed evitare i gravissimi fatti occorsi nel 2015. Durante un controllo effettuato lo scorso anno un volontario provinciale era infatti stato aggredito da parte di un pescatore e anche gli altri volontari presenti erano pesantemente ingiuriati. Si era reso necessario l’intervento dei Carabinieri per identificare e sanzionare i soggetti e denunciare alla competente Procura della Repubblica di Lecco l’aggressore.
Da parte della Fipsas di Lecco e Monza-Brianza ci sarà il massimo impegno e presenza sul territorio per prevenire e sanzionare condotte illecite e di bracconaggio all’agone fino al 15 giugno 2016 (data di apertura della pesca) e in tutto il 2016 per salvaguardare la fauna ittica. Tale accordo di cooperazione è solo il primo passo per una sempre maggiore collaborazione tra le due sezioni.