MANDELLO DEL LARIO – Sulla questione della nascita di un centro commerciale in paese si esprimono anche gli attivisti grillini di Movimento Mandello, schierandosi dalla parte del NO ma con una contro-proposta con cui sfidano gli amministratori del Paese di tutti: la creazione di un polo fieristico intercomunale legato al territorio della riviera orientale.
Spettabile proprietà Cortesi, spettabile amministrazione,
oggi un’alternativa al centro commerciale è possibile. Un’alternativa che svolta al futuro, attenta a tutti i molteplici settori della vita quotidiana di Mandello, che si pone come obiettivo un fattivo sviluppo del tessuto economico, turistico e sociale. Una proposta alternativa ora, sua eccellenza Paese di tutti esiste. Non cerchiamo di deviare una discussione su argomenti futili come assenza di tavole eccetera, ma arriviamo al dunque del dibattito. A tal proposito comunichiamo ufficialmente che siamo pronti a un dibattito pubblico con l’amministrazione su tale argomento davanti alla cittadinanza per dare la possibilità ai cittadini di poter scegliere.
Per il momento ci limiteremo a delineare gli aspetti negativi dell’opera da voi incensata, anche perchè positivi non ne troviamo, come invece crediamo ce ne siano nella nostra. Diversamente da quanto sostenete, secondo la ricerca svolta dal Mecep (Maine center economic policy) ad opera di Amar Patel e Garret Martin (membro del Comitato consultivo della Federal reserve bank di Boston) è pura falsità la tesi secondo la quale il centro commerciale sarebbe fonte di ricchezza per il paese. Sulla base di cifre della vendita al dettaglio, spostare il 10% della spesa dei consumatori da catene di grande distribuzione alle attività locali si tradurrebbe in ulteriori 127.000.000 di dollari dell’attività economica con 874 nuovi posti di lavoro che generano 35 milionidi dollari di salari.
A fronte di questa ricerca e degli innumerevoli studi, che sbriciolano le vostre tesi aleatorie, proponiamo in alternativa la realizzazione di un polo fieristico intercomunale legato al territorio della riviera orientale. Innumerevoli sarebbero i risvolti positivi sul territorio: da un accrescimento dell’economia locale a uno sviluppo tecnologico della produzione, dalla possibilità di mostrare a livello mondiale i prodotti che il nostro territorio produce a un importante momento di formazione, attraverso convegni con personale qualificato, e la possibilità, non certo remota anche di ricaduta di capitali stranieri da parte di coloro che ritengono interessante investire sul territorio. Sarebbe un piccolo passo verso quel piano di sviluppo al turismo e dell’economia che dovrebbe
essere uno dei primari obiettivi di qualsiasi amministrazione per riqualificare il territorio e migliorare la vita di ogni cittadino.
Sul piano dello sviluppo tecnologico e industriale si verrebbe a creare l’humus adatto per uno sviluppo economico e formativo, attraverso la collaborazione di enti formativi di primissimo livello come il Politecnico di Milano e le varie università lombarde. Inoltre la possibilità di potenziali acquirenti stranieri è un’opportunità di espansione del mercato per le nostre piccole/medie imprese locali le quali potrebbero, attraverso uno scambio di informazioni, diffondere il proprio brand e il marchio della città di Mandello e del territorio a livello sia europeo che mondiale. Durante i periodi delle manifestazioni, che possono variare dall’agricoltura fino alla meccanica di precisione, a caduta mensile o bisettimanale, l’afflusso di manager, di imprenditori o anche di semplici curiosi, sarebbe una fonte di sviluppo economico per le diverse attività commerciali e ricettive del comune sviluppando quel turismo non “mordi e fuggi” domenicale, spesso denigrato, ma quello sostenibile a cui si dovrebbe rivolgere lo sguardo.
Siamo quasi certi che questa proposta dall’alto della vostra divina scienza non venga nemmeno considerata oppure saranno “grasse risate”. Non ne siamo preoccupati. Tale progetto, ricordatevi, sarà il primo passo verso la realizzazione di quella concreta collaborazione tra imprese che è l’unica strada percorribile sia per salvare il territorio da un’implosione lavorativa e produttiva sia per avere quell’immagine europea che al momento è lontana: il Consorzio indistriale lariano. Molte piccole imprese da noi interpellate si sono rese disponibili e appoggiano la nostra proposta, ora mancate solo voi. Abbandonare una follia a favore di un’opera che potrebbe essere interamente finanziata da Ue e vari enti, sarebbe una scelta saggia da parte vostra nell’interesse dello sviluppo e la promozione del territorio.
Per concludere rinnoviamo l’invito all’Amministrazione a un dibattito pubblico sul tema nella speranza di poterci confrontare.
Angeli Flavio, Maurizio Scola e Aldo Gallo