VARENNA – Appena insediato, Mauro Manzoni recente vincitore delle elezioni di Varenna si trova subito a dover affrontare una serie impressionante di gatte da pelare. Tra le quali quella “ereditata” del bilancio ancora da approvare rischia di non essere nemmeno la peggiore.
Ma partiamo proprio da questa partita, il famoso bilancio non approvato e per il quale la Prefettura – come per altri Comuni “in ritardo” – aveva dato una sorta di ultimatum anche a Varenna: 20 giorni per metterlo ai voti, pena il commissariamento “ad acta”. La stessa Prefettura, dove oggi il nuovo sindaco si è recato, ha confermato la ‘diffida‘, ma con tempi in qualche modo azzerati: il Comune avrà sì venti giorni a disposizione ma a partire dal primo consiglio, convocato a breve per la convalida degli eletti e l’insediamento dell’amministrazione Manzoni.
Fin qui, una boccata di ossigeno. Il punto dolente però è un altro. Anzi: altri. Dopo Molteni, il fuggi fuggi… Sembra infatti che il municipio di Varenna contenga qualcosa di repellente, se è vero che segretario e tecnico comunali paiono “spariti”: e se una terza figura (una impiegata) è andata regolarmente in pensione, sia segretario che tecnico del Comune avrebbero mollato il loro incarico, per motivi diversi ma comunque lasciando “in braghe di tela” chi ora si trova ad amministrare il paese.
Questione serissima, che andrà affrontata subito e che mette in difficoltà la neo eletta compagine di “Vivere Varenna”. Un momento arduo, una prova complicata per la giovane lista che ha sbaragliato gli avversari nelle elezioni del 5 giugno.
Adesso però inizia il cammino più improbo per Manzoni & C.
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