MANDELLO DEL LARIO – Dimissioni, maltrattamenti e insulti ai dipendenti negli ultimi mesi alla Gilardoni Raggi X, sono stati portati all’attenzione dai sindacati a Liliana Baccari, prefetto di Lecco, alla presenza di Cgil e Cisl, del sindaco di Mandello, Riccardo Fasoli, e parte del personale della questura e della Rsu.
Dopo il blitz di aprile la situazione non sembra cambiata e il timore maggiore sembra essere per la resistenza dell’azienda. Oltre 90 lavoratori hanno lasciato il posto, tante le denunce per maltrattamenti e alla situazione si aggiunge la vicenda interna. Ora non sono solo i lavoratori ad avercela con Cristina Gilardoni, ma anche i parenti. È previsto per domani il pronunciamento del tribunale di Milano sulla causa civile per “distruzione di valore” avviata da Andrea Ascani Orsini, nipote di Cristina Gilardoni e azionista di minoranza in azienda.
Il nipote ha indetto una causa contro la zia, azionista di maggioranza dell’azienda: la vicenda ha carattere societario, si parla di problemi interni alla Gilardoni Raggi X, ma che ovviamente non possono trascendere gli ultimi episodi che hanno man mano danneggiato sempre più l’immagine dell’azienda lariana. La preoccupazione del nipote è che l’azienda sia gestita in modo sconsiderato e la scelta migliore potrebbe essere quella di un cambio al timone?