LECCO – Sull’ipotesi di collocare cinquanta profughi con patologie psichiche in una struttura privata a Sueglio – annunciata in settimana come iniziativa di privati – interviene il coordinatore provinciale di Lombardia Popolare Mauro Piazza.

Il consigliere regionale Mauro Piazza

Il consigliere regionale Mauro Piazza

“Sull’idea di destinare a Sueglio una cinquantina di profughi accomunati dal fatto di presentare patologie psichiche credo serva un’attenta riflessione – esordisce Piazza – Innanzitutto per decisioni come queste s’impone la massima consultazione del territorio, a partire dal Sindaco e dalla Giunta, perché decisioni calate dall’alto non possono far altro che incontrare l’avversione da parte di chi conosce la propria realtà e della cittadinanza che ci vive”.

Importante per Piazza anche il dato numerico: “Sueglio ha circa cento residenti, come ha ricordato il sindaco Simona Cantini, e già ospita una quindicina di persone: siamo oltre il dieci per cento. Altri cinquanta profughi e per di più con fragilità psichiche mi paiono difficilmente inseribili in un contesto come quello del piccolo paesino valsassinese. Sarebbe un’evidente forzatura”.

In attesa che vada a regime la modalità di gestione degli arrivi che vede la Comunità Montana della Valsassina come referente unico (in grado quindi di alleggerire le pratiche per i diversi comuni), Piazza invita a “un’attenta riflessione sul caso di Sueglio e sull’ipotesi relativa ai cinquanta profughi, per evitare situazioni insostenibili”. D’altra parte, conclude Piazza, “mi pare che il capo di gabinetto della Prefettura di Lecco, ribadendo a mezzo stampa che siamo di fronte a un’ipotesi e affermando che serve il coinvolgimento del Sindaco di Sueglio e del Ministero, sia sulla strada corretta per evitare di creare situazioni ingestibili e di esasperare gli animi di sindaci e cittadini. Mi auguro quindi che non vi siano brutte e improvvise sorprese”.

 

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