COLICO – Usa sempre il presente Mauro Bellina, parlando di Corrado Gusmeroli l’amico perso ieri sulla direttissima dall’alpe Scoggione verso il monte Legnone.
“Lui è sorriso, la battuta pronta, parla sempre”, una descrizione che racconta di un uomo estroverso che si dava molto da fare per gli altri. Al Cai grazie a un fisico allenato e sportivo, portava il suo contributo ogni volta che veniva richiesto, in particolar modo nell’accompagnamento dell’alpinismo giovanile, dove si era affacciato come padre di un giovane corsista, Gabriele, ma dove s’impegnava con aiuto esperto.
Se una associazione chiedeva una mano, lui assieme all’amico Mauro Bellina, che è vice presidente Cai Colico, si dava da fare. Come in oratorio, altro luogo in cui Corrado era di casa. E la Protezione Civile con la quale stava preparando la certificazione regionale come volontario.
Ieri era una bella giornata, in quattro avevano deciso per una classica invernale: all’alpe Scoggione, la direttissima per il Legnone. Erano Mauro Bellina, che è anche responsabile del settore di alpinismo giovanile del Cai locale, Corrado Gusmeroli, il cognato Stefano Balatti, volontario del soccorso alpino della Valtellina, e G. un ragazzino con loro per fare esperienza in montagna.
Uno dietro l’altro, a chiudere proprio Gusmeroli. Sono sulla salita non ancora in cresta, pochi metri dall’uscita dalla canalina, quando il cognato si volta e non lo vede più.
“Né un lamento, né un rumore, come ci fosse stato alle nostre spalle un mostro della montagna a prenderselo. Non abbiamo sentito niente” dice con sgomento Bellina, proseguendo: “Lo abbiamo chiamato, chiamato e atteso. Subito Stefano è sceso, fino a quando ha visto la piccozza cento metri più sotto e ha lanciato l’allarme”. Bellina e G. risalgono in cresta dove c’è la sicurezza del contatto telefonico. Tempo mezz’ora, l’elisoccorso subito arriva.
Ma il salto di 300 metri dentro al canalone sottostante, caduta fino a quasi la base non ha lasciato scampo al 46enne di Colico.
È un fiume in piena Bellina, che nella vita è architetto d’interior, non si capacita proprio di aver perso non solo il “compagno di cordata”, ma “pure di vita. E Gabriele ed Ilaria il papà”. Le famiglie si frequentano ben oltre alle escursioni in montagna, sono state al mare assieme la scorsa estate.
Ieri sera, a casa di Gusmeroli la ricerca di risposte a un fato inesplicabile non ha trovato esiti. “Forse un piede messo male, forse ha perso la piccozza e ha cercato di riprenderla, non credo un malore”. Perché Corrado era una forza della natura: “Ha un fisico incredibile – il racconto continua sempre al presente – corre con il gruppo podistico Santi di Nuova Olonio (Dubino), pratica lo scialpinismo, aveva partecipato al campionato mondiale categoria master in Val Gerola, lo scorso anno”.
Dei quattro, appariva il più riposato nell’escursione: “Ha un bel ritmo, ieri quasi facevamo fatica a stargli dietro. Al laghetto dove ci siamo cambiati lui è arrivato freschissimo, mentre noi tutti sudati”.
Al rifugio Scoggione si erano fermati e per scherzare si erano scattati delle foto sui tronchi tagliati usati come podio alla recente Vertical del Cai. L’ultima immagine di lui; l’ultimissima un selfie con Mauro: “Eravamo allegri, lui fotografie ne ha fatte una marea, se si è salvata la sim del suo cellulare sono tutte lì” dice ancora Bellina.
Poi il pensiero va a Sonia, la vedova Gusmeroli, ai ragazzi e al momento che stanno passando.
Nadia Alessi
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Sotto il saluto degli amici del Santi
Con una stretta al cuore, malvolentieri, dobbiamo dare una tristissima notizia: questa mattina il nostro amico, atleta e compagno di corse, Corrado Gusmeroli, ci ha lasciato per un tragico incidente.
Il Gruppo Santi si unisce al dolore della famiglia. Non serve dire altro.