MANDELLO DEL LARIO – Si accendono i toni nell’ultimo consiglio comunale di Mandello sul tema caldo dello svincolo della ss36 a Maggiana. Una delle sei interrogazioni depositate dal gruppo Casa comune al sindaco, infatti, riguardava proprio questo argomento: “A che punto è lo svincolo, è proprio vero che il progetto è pronto e gli accordi con i privati sono a buon punto?”. Il sindaco Riccardo Fasoli risponde in una lettera aperta:
Svincolo 36, dal sogno (di altri) alla (nostra) realtà.
In consiglio comunale ho assistito, sempre con i suoi modi, ad una riflessione personale del consigliere Scurria [Grazia Scurria, capogruppo di Casa comune ndr] con la quale ci accusava di non portare avanti l’interesse della comunità e esortava a riprendere il progetto realizzato nel 2009 dalla Provincia di Lecco per le 4 direzioni, sicuramente più utile e meno dispendioso, a sua detta. Non potendo controbattere in consiglio comunale come dettato dal regolamento e come richiesto “urlando” dal consigliere, rispondo qui.
I documenti redatti dalla Provincia nel 2009 sono uno studio per la connessione tra la ss 36 e la sp 72. Non sono un progetto ed in effetti tracciano soltanto una possibile soluzione di collegamento. Nello studio non era stata interessata Anas che, al netto delle nostre richieste dello scorso anno, non è mai stata interpellata direttamente circa le possibili soluzioni volte ad un collegamento tra le due arterie.
Si va dagli stimati 2,5 milioni di euro per il solo ingresso verso sud, ai 4,5 milioni per l’ingresso verso sud e verso nord fino ai 5 milioni per immissione verso sud e uscita da nord. Lo svincolo completo o la soluzione ingresso e uscita da nord e per nord, nostra idea e naturale completamento dello svincolo di Abbadia Lariana, non sono stati nemmeno computati perché troppo dispendiosi.
Il tutto senza consultare Anas, i problemi geologici e strutturali, lo spazio necessario e le difficoltà di immissione, soprattutto verso sud, in curva, alla fine di una galleria, ed in prossimità del distributore. Un incrocio di corsie impensabile e irrealizzabile.
Ho sempre dimostrato molta sensibilità nei confronti di chi vive nelle immediate vicinanze dei terreni che dovrebbero essere interessati dalla strada di collegamento, ma credo fermamente che sia una infrastruttura importante per tutta la cittadinanza. 150 metri di strada che permetteranno di rendere fruibili i manufatti da sempre di proprietà pubblica e mai utilizzati. È normale che tutti lo vorrebbero ma nessuno dietro casa propria. La politica e l’amministrazione pubblica devono adoperarsi per l’interesse generale e questa strada lo è. I cittadini interessati si sono sempre confrontati con noi in uno spirito collaborativo e costruttivo e la soluzione che stiamo definendo tiene conto delle loro indicazioni. Desta dispiacere invece il contenuto del volantino esposto dal comitato “Maggiana non si tocca” in cui si definisce l’amministrazione complice di un abuso. Una falsità che mi rattrista molto, considerando come sono andate veramente le cose. Se lo spirito di dialogo e confronto è questo, cominciamo bene.
Oggi da e per Sondrio, domani cercare una soluzione sostenibile per tutte le direzioni.
Riccardo Fasoli