LECCO – In bergamasca da 20 anni invece che strapagare lo smaltimento si è sovvertita l’abitudine del cassonetto progettando un impianto che tratti tutti i derivati della raccolta differenziata a seconda del valore. Se ne è discusso nell’incontro lecchese proposto dal Coordinamento rifiuti zero.
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Da noi sul Lago d’Iseo l’esperienza della raccolta a porta a porta si è evoluta fino alla tarip racconta Enrico De Tavonatti. “La tariffa puntuale è un’invenzione che limiterà le nostre libertà civili, per mettere a disposizione di un grande fratello la nostra spazzatura. Ma funziona, non perché è una tecnologia migliore, bensì perché obbliga ad un’attenzione maggiore. Noi abbiamo progettato un impianto che tratti tutti i derivati della raccolta differenziata a seconda del valore”.