MANDELLO DEL LARIO – L’istituto Volta di Mandello non è una scuola a indirizzo musicale eppure ha sfiorato il podio al concorso nazionale di Cene, anche per questo vogliamo raccontare l’avventura dei ragazzi della terza C, anzi lasciamo che a spiegare l’importante traguardo raggiunto siano le parole dei protagonisti, Anna Venini, Constance Coupé, Manuela Ferraioli, Giorgia Gusmeroli, Swami Nicoletta, Maria Zuccoli, Marco Melzi, Gianluca Orlandi, Raoul Zucchi.
Dopo un bellissimo anno scolastico in cui abbiamo fatto tantissima musica tanto bella quanto mai vista prima d’ora nelle aule di una scuola media statale come ad esempio F. Mendelssohn Op. 63, J. S. Bach due Suites per orchestra trascritte per flauto dolce e diversi “Lieder” a due voci, ovviamente in tedesco) ci siamo iscritti quasi per gioco a un concorso nazionale riservato alle scuole medie e superiori ad indirizzo musicale, quello di Cene, in provincia di Bergamo (preciso che noi non siamo una scuola ad indirizzo musicale, ma ci abbiamo provato lo stesso).
Ed ecco che giovedì 11 maggio abbiamo partecipato alle audizioni presso il municipio di Cene. Carichi ed emozionatissimi. Oggi è arrivata la notizia insperata: siamo quarti su oltre sessanta scuole ad indirizzo musicale partecipanti.
Che dire? Non c’era modo migliore per coronare un anno scolastico come quello che abbiamo trascorso insieme. Forse qualcuno sorriderà nel vederci festeggiare per un quarto posto, ma possiamo garantire che per molti ragazzi si tratta di vedersi riconoscere il merito di aver creduto nel bello, che come in questo caso è frutto di fiducia nell’insegnante e di un serio impegno personale. È qualcosa che davvero può cambiare la vita.
Un grazie davvero speciale va alla nostra dirigente scolastica Luisa Zuccoli la quale, sin da subito, ha creduto in questa specie di follia dandoci tutto il necessario affinché potessimo lavorare durante l’anno scolastico per costruire il nostro piccolo grande progetto. Sembrava di essere in una scuola del Nord Europa.
“Nonostante la preparazione al concorso abbia richiesto molte prove supplementari – commenta l’insegnante Alessandro Milesi – i ragazzi hanno dimostrato un entusiasmo e una perseveranza oltre ogni immaginazione. Vedere come quelle musiche, solitamente ed erroneamente considerate poco adatte ai giovani, siano riuscite ad entrare nel cuore e nella mente di un gruppo di adolescenti fino a rapirli, completamente estasiati dalla bellezza, dovrebbe farci riflettere non poco”.