COLICO – A inizio mese arrivò il sostegno economico della Fondazione Comunitaria per opere di manutenzione straordinaria, ora c’è l’ufficialità: la gestione dell’agriturismo abbandonato di Fuentes andrà alla cooperativa Larius di Colico. Assegnato senza una gara, la minoranza ottiene la promessa che non ospiterà richiedenti asilo.
Lungo il percorso per la riassegnazione del bene di proprietà della Provincia, già affidato nel 2009 alla cooperativa Kwa Kusaidia di Vito Maria Straniero la quale lo abbandonò dopo il fallimento insieme ad altri progetti quali un mai avviato parco faunistico e un ristorante-osservatorio in Alta Valsassina. Lasciato per mesi in stato di evidente incuria e con parecchi rifiuti delicati da dover smaltire, Larius dovrà occuparsi ora di riportarlo ai fasti delle settimane successive all’inaugurazione.
“Dopo un lungo percorso – spiega il presidente Flavio Polano – l’unico soggetto che ha dimostrato di avere le capacità di farsi carico della complessa gestione è stato Larius, una cooperativa del territorio” e nel consiglio del 23 giugno si trattava di approvare il subentro del nuovo ente nella gestione del fondo.
A mettersi di traverso Lega e Autonomia e libertà che da un lato hanno criticato la scelta di affidare il bene senza passare da un bando di gara e dall’altro avrebbero voluto emendare il provvedimento specificando che la cooperativa, nel prendere in gestione la cascina, si sarebbe impegnata a non aderire a progetti di accoglienza e ospitalità migranti, proposta che non sarebbe stata votata da Pd e Sergio Brambilla (Democrazia è partecipazione).
A trovare una mediazione il presidente che ha proposto l’emendamento che prevede che “la cooperativa si impegna a non aderire a progetti di accoglienza e ospitalità che esulano dalle finalità turistico-oggettive”, accogliendo di fatto la proposta della destra, limitandosi a escludere la parola “migranti”, come se fosse un problema di termini.
L’emendamento è così passato col voto favorevole del consiglio provinciale ad esclusione del voto contrario di Brambilla e dell’astensione di Luigi Comi, mentre al provvedimento tutti favorevoli ad esclusione di Brambilla.