ESINO LARIO – “Nessuna convivenza pacifica e una manifestazione tutt’altro che improvvisata”. Dure le accuse dei consiglieri di minoranza in Comune a Esino verso i tutori dell’ordine e nei riguardi dei gestori del centro La Montanina, affermazioni rilasciate tramite un comunicato stampa ma tutte da dimostrare.

Quanto accaduto nella giornata di ieri a Esino era da prevedere, in una piccola comunità di montagna al quale lo stato ha imposto di ospitare una quarantina di presunti profughi e lì li ha abbandonati.

Se questi signori hanno pensato e organizzato una protesta in modo illegale, se pur finalizzata a richieste a quanto pare legittime, contro l’istituzione comunale che rappresenta la comunità esinese ospitante, vuol dire che la tanto millantata pacifica convivenza in realtà non è tale. Chi è ospite in questa comunità si rivolta contro questa, indifferente alle problematiche organizzative e amministrative di un piccolo comune. E se, nello stesso tempo, i nostri concittadini e gli impiegati hanno avuto la reazione di rinchiudersi e sprangarsi dentro il municipio, si deduce che sussiste paura nei confronti della comunità ospitata.

Forse dunque, più che di integrazione, si deve parlare di indifferenza, che può diventare pericolosa lì dove manca il controllo da parte degli enti a ciò preposti. Del resto, organizzare questo tipo di manifestazione non si fa dalla sera alla mattina: dov’era chi si deve occupare di questi signori e dov’era chi si deve occupare della tutela della popolazione locale e del territorio? Tutto questo ci preoccupa e ci allarma: questi centri o si seguono o si chiudono del tutto!

Tutto per Esino
Gruppo consiliare di minoranza

 

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