LECCO – La famiglia dell’agente Francesco Pischedda si opporrà alla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura di Lecco chiedendo di mettere a confronto le perizie. Posizione chiara quella dei parenti del poliziotto morto a Colico inseguendo un delinquente la sera del 2 febbraio scorso. Le indagini della squadra mobile consegnate in procura hanno messo in dubbio tempistiche e modalità dei soccorsi portati al collega, e tra un mese il gip Massimo Mercaldo dovrà pronunciarsi in merito alla richiesta di archiviazione del sostituto Paolo Del Grosso.
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La procura nelle sue conclusioni spiega che è difficile accertare le responsabilità mediche dei singoli – racconta Andrea Morleo su Il Giorno – e che, semmai, si tratta di un disservizio del sistema sanitario e dunque si è pronunciata per l’archiviazione. Diversamente i familiari del poliziotto punteranno all’imputazione coatta chiedendo che si facciano i nomi di chi ha sbagliato e al contempo di mettere a confronto la perizia del consulente del pubblico ministero con le due della difesa, che invece ravvisano evidenti responsabilità.