LECCO – Il possibile slittamento dell’apertura al traffico del secondo tratto della nuova Strada Statale 38 preoccupa le imprese del territorio che temono, in particolare, la possibilità di un concatenarsi di rimandi.
“La nostra preoccupazione per il possibile slittamento dell’apertura del nuovo tratto della Statale 38 non è tanto generata dal relativo prolungamento dell’attesa di qualche mese, che implicherebbe comunque un indubbio disagio per i cittadini e per le imprese – sottolinea la presidente della Consulta di Territorio di Sondrio di Confindustria Lecco e Sondrio, Annalisa Rainoldi. Quello che temiamo è soprattutto un’ulteriore catena di ritardi anche nel completamento di una delle poche opere viabilistiche nuove in provincia di Sondrio, che avrebbe dovuto entrare in funzione a brevissimo”.
“Come ben noto il tema infrastrutture è un nodo critico pressante per il nostro territorio, e non è di buon auspicio che un’opera teoricamente a un passo dall’essere aperta al traffico possa essere in ritardo – evidenzia ancora Annalisa Rainoldi. Al di là di questo caso specifico, che confidiamo si possa risolvere in tempi ragionevoli, le carenze in termini di infrastrutture fisiche e digitali vanno affrontate e risolte anche per mettere il sistema produttivo in grado di lavorare in condizioni accettabili. In questa logica, dopo la consultazione elettorale abbiamo in programma di dare il via al tavolo di confronto su questo tema, che abbiamo proposto in occasione della presentazione alle istituzioni del nostro documento di posizionamento sullo stato delle infrastrutture e sulle esigenze del territorio”.