LECCO – Due milioni e cinquecentomila euro. Questa è la cifra stanziata daLario Reti Holding per progetti già approvati e pronti a partire nel corso del 2018 in quattro diversi comuni della Valsassina, territorio ricco di imprese e tradizione.

“Siamo sensibili alle esigenze dei circa 18.000 abitanti della Valsassina e per questo investiremo circa 140 euro pro capite” spiega Vincenzo Lombardo, direttore Corporate di Lario Reti Holding S.p.A. “Secondo i dati riportati sul Blue Book 2017 di Utilitalia, la quota pro-capite nazionale si attesta sui 31 euro a persona nel 2017 mentre quella investita nella provincia di Lecco negli ultimi due anni, sotto la gestione Lario Reti Holding, sfiora i 40 euro a persona”. L’investimento in Valsassina risulta quindi essere un chiaro sintomo dell’attenzione rivolta a tutte le componenti del territorio. I quattro interventi riguarderanno la rete acquedotto di Casargo e Vendrogno; il collettamento e la depurazione delle acque reflue nei comuni di Barzio e Premana. Le reti e gli impianti coinvolti nei lavori servono circa 5.000 abitanti complessivi nei quattro comuni e necessitano di interventi massicci di ammodernamento e potenziamento dal costo complessivo di 2.510.000€. Quattro progetti che puntano a migliorare il Servizio Idrico Integrato in ogni sua fase, dalla captazione dell’acqua dal terreno al suo reinserimento nell’ambiente.

Barzio – posa fognatura a valle dell’abitato

L’economia di Barzio ruota principalmente attorno al turismo e, negli ultimi anni prima della gestione unica del Sistema Idrico Integrato, l’amministrazione comunale ha finalizzato gran parte degli sforzi alla realizzazione della rete fognaria e della tombinatura del centro abitato, interventi prioritari per una politica di corretto sviluppo turistico. Lario Reti Holding prevede di realizzare, a valle del paese, un collettore per le acque nere che consenta di servire due zone del paese – in parte già urbanizzate ed in parte, visto il piano di governo del territorio, potenzialmente suscettibile di sviluppo edilizio – che per la loro conformazione orografica non possono essere collegate ai collettori esistenti. Si prevede quindi la realizzazione di diversi tratti di collettori, dalla lunghezza totale superiore a 2,5 chilometri, che permettano di convogliare correttamente i reflui provenienti da località Moncucco, Via per Introbio, Via Canteliberto, via Fornaci Merlo, via Papa Giovanni XXIII, via Privata Bergamini e via Milano. Oltre ai tratti di collettori saranno installate anche delle camerette d’ispezione prefabbricate in ogni punto di incrocio e di innesto tra i vari tratti, delle dimensioni adatte per realizzare dal loro interno operazioni di spurgo.


Casargo – interventi per la potabilizzazione delle acque

Il progetto prevede la realizzazione di una serie di interventi il più delle volte puntuali finalizzati all’adeguamento dell’acquedotto comunale di Casargo, con l’obiettivo ultimo di ottenere il ripristino della qualità dell’acqua erogata ai clienti e l’ottimizzazione della rete di distribuzione. Gli interventi interessano diversi settori della rete di distribuzione, in particolare presso numerosi manufatti esistenti (serbatoi ed altri impianti locali) al fine di ammodernare o installare impianti di disinfezione, nonché di rinnovare le tubazioni interne/esterne ai serbatoi. Nell’ambito di tali opere si rendono necessari anche degli interventi di ottimizzazione della rete di distribuzione, con lo scopo di facilitare le future manutenzioni e controlli. I lavori saranno suddivisi temporalmente in base alla localizzazione e comprendono sei diversi ambiti: Chiaro – nel comune di Vendrogno – Giumello, Monte Basso, Narro, Indovero e Casargo. In particolare si dismetteranno alcuni serbatoi di accumulo obsoleti, riorganizzando le reti di distribuzione e collegando tra di loro diverse località. Al termine delle opere risulteranno pertanto dismessi i seguenti manufatti: il Serbatoio Preda, il Serbatoio Abbeveratoio e il Serbatoio Chiaro che serve Casargo dal comune di Vendrogno.

Premana – potenziamento depuratore

Le opere previste dal progetto sono necessarie per l’adeguamento ed il potenziamento dell’esistente impianto di depurazione di Premana ai nuovi carichi, compresi quelli provenienti da Pagnona a seguito della dismissione prevista del depuratore qui presente, per una potenzialità complessiva di 3.100 abitanti equivalenti. Tutte le opere verranno realizzate all’interno dell’attuale area d’impianto. In considerazione del fatto che all’impianto pervengono con una certa frequenza scarichi industriali ad elevata acidità e caratterizzati da rilevanti concentrazioni dei residui della lavorazione dei metalli (Premana è sede di numerose realtà di produzione di coltelli e forbici), Lario Reti Holding ha scelto di mantenere attivo l’esistente pre-trattamento chimico-fisico e di destinarlo a trattamento di emergenza in occasione degli eventi di ingressi anomali. A questo scopo, è prevista l’installazione di un misuratore di pH e Redox in corrispondenza del pozzetto di ispezione fognaria posto appena a monte dell’ingresso all’impianto. Quando i reflui in arrivo non presentano valori anomali, il trattamento chimico-fisico verrà by-passato ed i liquami verranno pre-trattati in un nuovo comparto. Tale comparto sarà costituito da una zona di grigliatura fine, composta da una griglia a cestello rotante e una coclea, e un dissabbiatore longitudinale composto da una vasca di clama per la sedimentazione e due coclee. Una volta pretrattati, i liquami verranno inviati direttamente al trattamento biologico; viceversa, quando si registreranno valori anomali (ad es. pH eccessivamente basso), dopo i pretrattamenti, i reflui saranno inviati al trattamento chimico-fisico e solo successivamente al comparto biologico. Il piano di potenziamento prevede lavori su tutte le parti dell’impianto, dalla grigliatura grossolana al sollevamento, dal trattamento primario delle acque alla disinfezione delle stesse nonché ai trattamenti di disidratazione dei fanghi.

Vendrogno – riqualificazione completa acquedotto

Il progetto comprende le opere di adeguamento dell’acquedotto comunale di Vendrogno, finalizzate al miglioramento della qualità dell’acqua servita e all’ottimizzazione della rete di distribuzione idrica, di concezione antiquata e di difficile manutenzione. Il territorio comunale di Vendrogno si presenta come un insieme di piccole frazioni, distribuite ad una quota compresa tra 530 e 1530 m. La rete dell’acquedotto è di conseguenza particolarmente complessa: vi sono 13 serbatoi di accumulo, alimentati da 25 sorgenti suddivise in 12 gruppi. Sul territorio si ritrovano inoltre 14 caselli o rompitratta, necessari alla riduzione della pressione di erogazione. Le scelte progettuali definite hanno da una parte lo scopo di installare degli opportuni sistemi di disinfezione batterica, e dall’altra di semplificare l’intera rete, col fine di facilitare le future manutenzioni e le operazioni di controllo qualità. In particolare, Lario Reti Holding ha scelto di ridurre il numero di sorgenti da utilizzare (comunque più che sufficienti al fabbisogno idrico), mantenendo unicamente quelle in quota superiore (gruppi Foppe-Bassia, Ciarelli e Mornico), per garantire una maggior qualità dell’acqua. In tal modo si è potuto ridurre il numero di nuovi impianti di disinfezione necessari, che verranno inseriti all’interno dei manufatti di accumulo posti a monte, evitando ulteriori punti di ingresso di acqua non pura nei serbatoi più a valle.

Sono quindi previsti diversi interventi presso i manufatti esistenti, per l’adeguamento o l’installazione degli impianti di disinfezione o per la dismissione degli stessi. Sono inoltre da rinnovare o posare diversi tratti di tubazioni interrate.

Al termine delle opere risulteranno dismessi 4 gruppi di sorgenti, 5 rompitratta e 3 serbatoi, per una rimanenza di 8 gruppi di sorgenti, 9 rompitratta e 10 serbatoi; una riduzione di circa il 30% dei manufatti esistenti che consentirà di ridurre gli oneri di manutenzione aumentando allo stesso tempo la qualità dell’acqua servita.