VARENNA – Turismo integrato, trasparente e tecnologico. Sono alcune delle caratteristiche della legge regionale del turismo al vaglio di Regione Lombardia, presentata dall’assessore regionale al Commercio, Turismo e Terziario Mauro Parolini, che, questa mattina, ha visitato diverse realtà della provincia, comprese Mandello e Varenna.
A Mandello, l’assessore ha incontrato i gestori di Villa Lario, insieme allo chef Enrico Derflingher, nel resort che diventerà la sede di Euro Toques International durante Expo. Poi, si è trasferito a Villa Cipressi di Varenna, dove ha consegnato al Sindaco Carlo Molteni e all’assessore Paolo Ferrara il contributo ottenuto con la partecipazione al bando Distretti della Competitività. Non prima di salutare il Presidente della Comunità Montana della Valsassina Carlo Signorelli.
La mattinata è poi proseguita ai Piani di Bobbio, per un incontro con ITB (Imprese Turistiche Barziesi), sindaci della Valle e Comunità Montana della Valsassina e un veloce spuntino al rifugio Ratti-Cassin. A Parolini è stato illustrato il progetto per il prolungamento della cabinovia con posteggio a valle.
”Oggi ho fatto un giro in un territorio che non conoscevo – ha commentato Parolini –. Ho confessato ai sindaci del medio lago che finora ero sempre arrivato solo fino a Lecco, non conoscevo questa zona e ho fatto male. Ci sono delle potenzialità enormi. Consideriamo che tutta la Lombardia conta 34milioni di turismo all’anno, fanno meglio Toscana (con 40milioni) e Veneto (con 60milioni)”.
Poi, la tappa finale a Lecco. “Il turismo produce risultati importanti – ha spiegato Parolini durante l’incontro presso la Sede territoriale di Regione Lombardia con gli operatori del territorio –. L’11% del Pil della Lombardia è prodotto dal turismo, ma la Lombardia non è regione turistica per antonomasia. Ci sono dei brand conosciuti in tutto il mondo e quello che la Regione sta facendo è dimostrare che la risorsa turismo non è marginale. La Lombardia è rimasta una regione industriale, ma vive anche di terziario. E il turismo è una risorsa straordinaria che non è robotizzabile, ma necessità di tanta gente che lavora e in un periodo di ripresa come questo mi sembra un fattore importante”.
Parolini è andato oltre e ha sottolineato come, in questo senso, debba cambiare il ruolo delle istituzioni: “Il nostro compito è fare ciò che il mondo sociale ed economico da solo non riesce a fare, dobbiamo dare gli strumenti, oltre che gli stimoli e gli incentivi, perchè le cose si facciano insieme”. C’è di più, perché Regione Lombardia ha investito nel territorio: “Ho scelto di lanciare questo messaggio nelle aree di lago, dando 300mila euro per ogni lago, proponendo di unire le forze. Questo non cambierà interamente la situazione, ma è evidente che si può lavorare insieme. Lavorare insieme rende e, in effetti, ho trovato risposte buone, migliori delle aspettative che avevo, segno che il messaggio non è caduto nel vuoto”.
Tornando alla legge, che dovrebbe contenere 86 articoli, Parolini ha parlato di alcuni dei punti salienti: “Si parlerà di un turismo integrato tra diversi soggetti e anche diversi settori commerciali, di turismo trasparente per dare un’informazione chiara al turista, di turismo tecnologico per fornire servizi all’altezza delle aspettative. Pensiamo al wi-fi, molto gradito dal turista: non in tutte le zone è utilizzato al meglio e noi stiamo lavorando proprio perché si riesca ad accedervi agevolmente in tutta la Lombardia”.
Altro nodo da sciogliere è quello relativo agli appartamenti usati a scopo turistico, in regione sono ancora moltissimi (solo a Milano 7mila): “C’è un primo tentativo di regolarizzazione, ma in generale mi aspetto che dal dibattito emerga una soluzione condivisa, senza che nessuno pensi che la soluzione sia tirarsi la coperta addosso. O siamo capaci di intercettare una quota maggiore di turismo, mondiale oppure abbiamo già perso”.
Anche il consigliere regionale Mauro Piazza è intervenuto: “Questo progetto di legge sul turismo mi piace definirlo come una legge di riforma che vuole mettere ordine al settore che ha un vantaggio di essere in crescita costante negli ultimi anni, un settore che merita un riordino. Si tratta di una legge che guarda al futuro, innovativa, che non vuole cercare di fermare il mondo, ma trovare il modo con stimoli e iniziative nuove per creare opportunità di lavoro e ricchezza per il territorio”.
Il sottosegretario alle Riforme istituzionali, Enti locali, Sedi territoriali e Programmazione negoziata della Regione Lombardia Daniele Nava ha ribadito l’importanza delle istituzioni, pensando con lungimiranza al futuro: “Credo che serva ridisegnare il ruolo delle province, chiamate a fare scelte nuove anche in materia di turismo. In Lombardia servono politiche differenti tarate sul territorio, ma anche dal punto di vista della regia e dei finanziamenti, al di là di Expo che dura sei mesi”.
Elena Pescucci